MONTEROTONDO MARITTIMO – «Siamo preoccupati» il comune di Monterotondo rischia di dover pagare 8 milioni di euro a Solemme. Il Pd commenta così la bocciatura da parte del Tar dei tre ricorsi presentati dall’amministrazione comunale contro Solemme in merito alle procedure amministrative relative al nuovo progetto di digestione anaerobica. «Bocciatura piena di ogni punto del ricorso e rimborso delle spese processuali da parte dei proponenti del suddetto. L’azienda ritenendo di aver subito un danno a causa del comportamento dell’amministrazione ha fatto un conto delle proprie perdite, facendo così una richiesta di risarcimento danni che, secondo i loro calcoli, ammonta attualmente a 8 milioni di euro.»
«L’attenzione dell’amministrazione sembra spostarsi dal nuovo progetto di Solemme al vecchio accordo del 1994, denunciando delle irregolarità presenti nel predetto accordo – prosegue il segretario del Pd Giacomo Termine -. A questo punto noi non capiamo come mai si è voluto intraprendere una battaglia legale, spendendo più di 40.000 euro, contro le procedure amministrative relative al nuovo progetto (il cui esito è sotto gli occhi di tutti) per poi denunciare che ci sono illegittimità sull’accordo del ’94. Se il vero problema è quello dovevano denunciarlo subito per fare chiarezza agli occhi della popolazione e cominciare a discutere, nei fatti concreti, del nuovo progetto di digestione anaerobica per risolvere le criticità presenti nella zona di Carboli».
«Qualora il giudice dovesse dare ragione all’azienda si materializzerebbe la richiesta di risarcimento danni avanzata dall’azienda – afferma ancora il Pd -. In tutto questo caos solo una cosa è sicura, comunque vada a subire un danno da questa situazione sarebbe tutta la nostra comunità. Noi crediamo che l’unica strada per uscirne senza creare un danno per Monterotondo sia che le forze politiche si uniscano per trovare una soluzione politica e costringere l’azienda ad una trattativa per far decadere la richiesta di risarcimento danni e di assicurare che siano risolte le criticità presenti nella zona di Carboli, come la strada e il cattivo odore. Le soluzioni tecnologiche ci sono. Noi, nell’interesse di Monterotondo, siamo disponibili ad andare oltre le differenze politiche che ci dividono e dare il nostro contributo per trovare un punto di equilibrio. Adesso l’amministrazione deve dirci quali sono le loro intenzioni».