SANTA FIORA – Un Piano strutturale arrivato con un ritardo di 3 anni e che «non tiene conto nemmeno dell’assetto idrogeologico di questo comune e della nuova legge regionale in materia che ne stravolgerà probabilmente ogni contenuto una volta in approvazione». Riccardo Ciaffarafà e Giacomo Albertini, consiglieri comunali del Movimento ripartiamo dalla gente, commentano il Piano strutturale comunale. «Fra poche settimane chiuderà uno dei due stabilimenti industriali alimentari, Fornacina, con la conseguente perdita di decine di posti di lavoro considerando la chiusura di mensa, pulizie e servizi affini. Questo avviene nel completo silenzio e immobilismo di questi assessori comunali attenti solo a compiacersi ed esibirsi e nell’assenza completa di un sindaco ormai arrivato a fine carriera e non ricandidabile».
«Non solo: le grandi opere da milioni di euro, come l’ex cinema e la mega palestra – prosegue l’opposizione -, giacciono lì chiuse: sappiamo benissimo che le date di apertura di queste due strutture, di dubbia utilità e costate ai cittadini circa 5 milioni di euro, saranno più vicine possibile alla data delle elezioni. Per non parlare della tragica situazione del Teleriscaldamento dove questa Amministrazione PD ha deciso di mantenere il contratto con la società Amiata Energia disinteressandosi completamente sia delle centinaia di firme raccolte dai cittadini tramite un comitato ad hoc, che delle proposte serie e concrete di ritiro della concessione fatte in consiglio comunale dal nostro gruppo politico. Altro che “rilancio turistico”: la situazione reale è tragica con tantissimi giovani che lasciano questo comune e con nessuna iniziativa concreta negli ultimi dieci anni messa in campo da chi aveva il dovere di farlo».