GROSSETO – Sono stati prorogati fino al 2 dicembre i termini per la presentazione delle domande realtive al bando per la vendita di beni immobili comunali come previsto dal Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari approvato lo scorso 25 settembre dal Consiglio comunale. Si tratta di beni del patrimonio non più considerati idonei ad un utilizzo istituzionale. A seguito delle perizie di stima il valore complessivo si assesta sopra i 3,2 milioni di euro.
Per partecipare all’asta pubblica dovranno quindi essere presentate le apposite domande in busta chiusa e sigillata al Protocollo Generale dell’Amministrazione comunale, in Piazza Duomo, 1. I termini scadono alle ore 10 del prossimo 2 dicembre e due ore dopo saranno aperte le buste in seduta pubblica. La proroga si è resa necessaria per poter chiedere un approfondimento agli uffici rispetto ad alcune domande che sono pervenute. Ad altre è stato invece possibile dare tutte le informazioni rapidamente, come risulta dalle risposte già pubblicate sul sito.
L’elenco dei beni alienabili è il seguente:
podere “La Scagliata” con fabbricato principale ad uso abitativo e in parte rurale con pertinenza esterna, annessi e porzioni di terreno agricolo (158.250 euro);
ufficio in via Donato Bramante 83, 93 e 95 a Marina di Grosseto (154.500 euro);
porzione di terreno in via Gaspare Spontini destinato ad ospitare un centro servizi per attività funzionali di quartiere (253.125 euro);
l’ex Circolo Arci “E. Boschi” in via Fabio Massimo, 64 e 66, costituito da due locali con destinazione d’uso commerciale, da tempo inutilizzato e da ristrutturare (120mila euro);
terreno “area di trasformazione in via Portogallo” interessato dalla realizzazione di un centro servizi sanitario (880mila euro);
ufficio di oltre 40 mq in Strada di Vigna Fanucci 17/a ad uso ufficio (45mila euro);
terreno edificabile nell’area dell’ex Scalo merci, adiancente Piazza Marconi destinato a complesso edilizio commerciale-direzionale (1.263.952,96 euro);
podere “Gli Scheti”, sito nel comune di Gavorrano con fabbricato principale ad uso abitativo e non abitativo al piano terra, con pertineza esterna, annessi agricoli e 19 ettari di terreni di proprietà dei comuni di Grosseto e Gavorrano (374mila euro).