di Barbara Farnetani
GROSSETO – Un condominio 2.0, efficiente e digitale. In un momento di vacche magre, in cui a soffrire di più è un settore, quello dell’edilizia, per molti anni volano dell’economia nella nostra provincia, è importante cercare nuove vie per far ripartire questo comparto che sta soffrendo la crisi forse più di altri. Nessuno compra più case, e dunque le nuove costruzioni sono quasi azzerate. Proprio per questo il consorzio grossetano edili e impiantisti Co.g.e.i di Confartigianato ha lanciato una proposta: quella di puntare sulla riqualificazione energetica creando il condominio efficiente e digitale. Tra i maggiori motivi di spreco e di inquinamento c’è infatti l’inefficienza energetica soprattutto dei vecchi palazzi. «Tra un edificio costruito bene e uno costruito male – afferma Stefano D’Errico, presidente Cogei – apparentemente non ci sono differenze. Le differenze però emergono quando ci si va ad abitare, per questo è importante la riqualificazione».
Sempre più spesso poi si parla di evitare di costruire ex novo, ma piuttosto riutilizzare metri e cubature già esistenti, riqualificando e ristrutturando quanto già in essere. «Negli ultimi tre anni il settore degli edili ha perso 2.500 posti di lavoro con la chiusura di oltre 300 imprese nel silenzio più totale da parte della politica, silenzio che non c’è stato per altre aziende – afferma Mauro Ciani . Come segretario generale Confartigianato -. Come se questo, per la provincia, non fosse un problema, ma questo significa non aver capito affatto la struttura economica di questa provincia. Il patrimonio immobiliare esistente è alquanto datato, c’è sempre più bisogno di interventi. Ma servono alcune condizioni, bisogna agire sulla fiscalità, bisogna che ci sia un’attenzione da parte delle banche a questo tipo di interventi e strumenti urbanistici in linea con questa filosofia. Sono questi gli elementi per rimettere in piedi questo settore».