di Barbara Farnetani
GROSSETO – Con l’operazione di censimento dei pozzi artesiani comunali l’amministrazione di Grosseto risparmierà 200 mila euro sui 420 mila che spende ogni anno. È questo, in tempi di vacche magre, uno dei punti più significativi di questa operazione che prenderà avvio a breve oltre ad una «questione di equità» come l’ha definita l’assessore al lavori pubblici Giuseppe Monaci. «Ci sono cittadini che per irrigare i propri giardini sono allacciati, da circa 30 anni, ai pozzi comunali, senza spendere un euro non solo per l’acqua utilizzata ma neppure per la manutenzione mentre altri cittadini sono stati costretti a scavarsi il proprio pozzo». Precisa Monaci (nella foto sa sinistra Alessandro Ciaffarafà, Stefania Fommei, Igino Castelli e Giuseppe Monaci).
Proprio per questo dal 2011 gli uffici hanno iniziato una operazione che doveva portare, già dalla prossima primavera, al censimento di tutti gli allacci, all’installazione dei contatori e alla suddivisione delle spese tra comune, che utilizza i pozzi per irrigare il verde pubblico, e i privati che si sono allacciati. Tutte queste operazioni dovevano essere gestite dal Consorzio bonifica che già quest’anno aveva preso in carico la manutenzione consentendo un risparmio di 90 mila euro. Senonché la legge regionale ha cambiato le competenze dei consorzi che non si potranno più occupare di cose di questo genere. Il comune dovrà dunque procedere con una procedura di affidamento pubblico ad un soggetto esterno, un privato tra coloro che si proporranno per la gestione, la manutenzione e la riscossione di quanto dovuto.
89 i pozzi comunali, il 90% dei quali attivo solo per la stagione irrigua, da aprile a settembre. I cittadini utenti di questi pozzi (e per i condomini gli amministratori) dovranno presentarsi entro il 20 dicembre agli uffici comunali in via Sonnino 50, per segnalare la propria posizione. Dopo quella data scatteranno i controlli da parte del comune. «Ci sono pozzi che vengono utilizzati solo dai privati – precisa Monaci -: alcuni, tipo in via Platino, non funzionano più e ci sarà esigenza di spostarli. Ovviamente questa sarà una cosa che i cittadini dovranno fare loro, perché il comune non può scavare un nuovo pozzo che non utilizza». L’intento è anche quello di responsabilizzare i cittadini: adesso c’è chi parte per le ferie e lascia accesa l’acqua in giardino, tanto non paga nulla trattandosi di acqua comunale, adesso chi lo fa pagherà il consumo. Tra le innovazioni, oltre ai contatori, gli inverter di cui sono già dotate le nuove pompe e che consentono un’attivazione commisurata al consumo.
La tariffa, che assicurano sarà molto bassa, sarà calibrata non solo sui consumi, ma anche su dove è posizionata la pompa: ci sono zone in cui le pompe sono state raggiunte dal cuneo salino e ovviamente la manutenzione è maggiore.
Per far fronte alle esigenze dei cittadini (si calcola che siano migliaia le utenze collegate che non hanno mai pagato il servizio di cui hanno usufruito) gli uffici resteranno aperti tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17. Ovviamente non ci saranno calcoli sui consumi pregressi, ma solo per il futuro.
Info: stefania.fommei@comune.grosseto.it