di Lorenzo Falconi
GROSSETO – C’è ancora un nulla di fatto sui possibili scenari futuri della ex Mabro. La giornata di oggi è stata contraddistinta da un nuovo rinvio su qualsiasi tipo di decisione. Tutto rimandato al 21 novembre quindi, secondo il volere del giudice. Saranno altri 16 giorni di passione per gli oltre duecento dipendenti in cui quasi sicuramente non mancheranno esasperazione e veleni, ingredienti che ormai contraddistinguono il percorso di Abbigliamento Grosseto, da qualsiasi punto di vista si valuti il recente cammino intrapreso dell’azienda tessile maremmana.
La nuova scadenza, in ogni caso, non deve essere intesa come una proroga concessa dal giudice alla proprietà, bensì come il tempo necessario a prendere una decisione che non sia affrettata e soprattutto serva a dare un futuro alla realtà grossetana. L’ipotesi del concordato, quindi, resta in piedi ma non è detto che l’azienda riesca ad ottenerlo, prestando il fianco ad altri scenari, come l’accesso alla Prodi bis o, in ultima analisi, il fallimento. Dubbi e interrogativi restano attivi su più fronti, al punto che anche l’esito finale della vicenda resta aperto a più soluzioni. Sedici giorni sembrano un’infinità, ma a pensarci bene rappresentano un tempo piuttosto breve per chi vive in un clima di agonia da molti mesi.