di Lorenzo Falconi
GAVORRANO – C’è aria nuova in casa Gavorrano, a portarla è Marco Masi, nuovo tecnico dei rossoblù che si è presentato ufficialmente questo pomeriggio. Aria pacata, sguardo attento, parole calibrate e mai fuori posto, se i minerari volevano voltare pagina, per certi aspetti ci sono già riusciti. Non fa proclami Masi, ma si attiene alle prime impressioni: «Ho trovato piena disponibilità da parte dei ragazzi, quindi posso dire di essere già soddisfatto di questi primi giorni. C’è voglia di cambiare la tendenza, con i giocatori che sono consapevoli del momento di difficoltà che la squadra sta attraversando, ma al tempo stesso estremamente vivi». Sotto il profilo tattico si prevedono cambiamenti, l’insipido 4-4-2 di Cioffi lascerà spazio con molta probabilità al 4-3-3 di Masi, poi toccherà al campo stabilire se questa sarà la strada giusta. «La base è la difesa a 4 e il centrocampo con 3 elementi – spiega il nuovo tecnico -. Avere tre attaccanti non significa essere più spregiudicati, ma avere un diverso equilibrio, poi occorre trovare il sistema di gioco più congeniale ai giocatori a disposizione».
A presentare il nuovo allenatore c’erano il direttore generale Filippo Vetrini, ma soprattutto l’ingegner Luigi Mansi che si è lasciato andare a qualche battuta di spirito: «Chiediamo una sola cosa a Masi – ha detto – che arrivi ottavo». E ancora: «Speriamo che il nostro Marco si trasformi in San Marco, perché ne abbiamo bisogno». Tornando più seri, invece, Mansi ha lanciato il suo appello: «Il Gavorrano può anche perdere, ma deve farlo lottando, al massimo delle sue possibilità», poi, sempre con spirito, si è detto disponibile ad una campagna di rafforzamento della squadra a gennaio: «Se ci sarà bisogno metteremo a disposizione del mister dei rinforzi – ha spiegato, e poi sorridendo -. Anzi, usiamo il singolare, visto che ci teniamo ad avere i bilanci in regola».