GROSSETO – Abbiamo rispettato «i regolamenti imposti». Stefania Laurenti, segretario uscennte Pd del circolo Pace commenta il dopo congresso e la campagna di tesseramento. «Regolamenti decisi e modificati a favore di chi voleva un congresso aperto e partecipato fino al momento in cui, pare evidente, questa novità non gli ha giovato i frutti sperati. Ricorsi a pioggia che hanno destato sospetti negli iscritti, già turbati dall’incertezza della politica in generale e, oltretutto testimoni di amministratori che attaccano lo stesso comune che amministrano».
«Nonostante le voci dei giaguarenzi, il tesseramento del nostro circolo ed il congresso hanno rispettato i regolamenti imposti – prosegue Laurenti -. Sono delusa soprattutto nel rendermi conto che l’idea di rinnovamento grossetana, contempli di essere asservita e finalizzata a qualche probabile personalismo, invece che promossa al servizio di tutti. Forse prima di questo “rinnovamento” va concepita l’idea di un Partito unito, un Partito nel quale la politica accompagni tutti, ed in primo luogo i cittadini comuni, e non un Partito dove i politici utilizzino questi per crescere. Un partito, dove i suoi rappresentanti sappiano rispettare la democrazia. Basta pensare che su 854 congressi di circolo svoltisi in tutta la Toscana, sono stati presentati 13 ricorsi alla commissione dei garanti regionale, di cui ben 7 provenienti da Grosseto».
E sul tema dei ricorsi interviene anche il circolo Boschi Barbanella. «Ci teniamo a sottolineare che siamo fieri e consapevoli della capacità organizzativa del nostro circolo sempre presente con numerosi iscritti nelle iniziative politiche. Tutto questo con uomini e donne del circolo che si rimboccano le maniche e si mettono a lavoro. Con tale impegno politico e spirito partecipativo con questa tradizione ormai antica, abbiamo così assicurato le operazioni elettorali del 27 ottobre scorso. È vero abbiamo avuto un aumento di tesserati nei confronti del 2012 come del resto è successo in tutta Italia e nei congressi che ne sono conseguiti.
«Dei 393 tesserati hanno votato solamente 266 smentendo così in toto coloro che hanno parlato di “liste gonfiate” – prosegue il circolo di Barbanella -. Ed allora perché tanta e velenosa polemica su chissà quali brogli o roba simile a Barbanella come appunto “il clamoroso superamento del 10%” e “liste gonfiate”? Una polemica inutile anche nel caso del superamento del limite 10%, in quanto con un minimo di buonsenso, è facile capire che il voto espresso dagli iscritti PD in merito ai candidati al Comunale o Provinciale in qualunque circolo/seggio elettorale, sarebbe sempre stato conteggiato a prescindere dalla sezione in cui si esprimeva. Si trattava solo di utilizzare l’urna di Barbanella o del Pace o del Centro oppure di Gorarella, tanto che alla fine il voto sarebbe stato computato allo steso modo ai fini del risultato comunale o provinciale».