GROSSETO – Il cacciatore che ha sparato ad Argo, il cane ucciso ieri in località Ampio, ha un nome e un cognome. I carabinieri di Castiglione della Pescaia lo hanno identificato e interrogato.
Intanto la LAV ha accompagnato i proprietari del cane alla stazione dei militari dove è stata sporta querela. A breve saranno depositati anche i referti medici e le foto che attestano le lesioni gravissime di Argo.
La LAV ha proceduto anche a un sopralluogo nel luogo dove il cane è stato colpito. «Il punto da cui è partito il colpo – spiegano dalla LAV -, un albero sotto il quale il cacciatore sedeva, dista pochi metri da quello in cui Argo si trovava. Non risultano condizioni di visibilità compromesse che abbiano potuto impedire di distinguere il cane e farlo scambiare con un cinghiale, come ha affermato il cacciatore. In base alla foto (che vedete in alto) risulta una linea di tiro sgombra da ostacoli».