GROSSETO – Festa cattolica o festa malefica? Inutile importazione americana o tradizione radicata nella più antica cultura europea? Halloween è una festa che, nel tempo, si è affermata sempre più anche in Italia. Particolarmente amata dai bambini (grazie al rito del dolcetto scherzetto) e dai giovani che apprezzano la vena paurosa e cimiteriale che la festa si porta dietro, questa ricorrenza è diventata una sorta di carnevale nero, un’occasione per fare festa, magari con gli amici o in discoteca, anche grazie ai film statunitensi che ormai da anni ce la propongono come un rito e un appuntamento obbligato per tutti i bambini.
Abbiamo chiesto ai nostri lettori cosa ne pensano e su facebook sull’argomento si è sviluppata una fitta discussione: c’è chi la vede come una deviazione dalla nostra tradizione, qualcosa di posticcio e importato, chi la ritiene una festa satanica, che porta, in alcune città, a riti anche con sacrifici di animali, qualcosa di tenebroso e negativo, che va contro la chiesa, chi invece ricorda che da bambino già festeggiava questa giornata andando a suonare i campanelli col nonno. «È inutile importare le tradizioni americane – ha detto uno dei lettori – anche perché loro non importano certo le tradizioni nostre, ad esempio la Befana». E poi c’è anche chi, più semplicemente, la vede come un appuntamento divertente e non ci vede nulla di male a festeggiarlo. O invece pensa che divertirsi, nel giorno dedicato ai propri cari defunti, non sia proprio il caso.
E allora vediamolo assieme qual è l’origine di questa festa dove spaventare e spaventarsi sembra far parte del divertimento. Gli storici sembrano concordare che l’origine di Halloween sia in realtà non statunitense ma Celtica, quindi tipica delle popolazioni che abitavano l’Irlanda, la Scozia, ma anche il nord Italia. Il 1° novembre si festeggiava l’anno nuovo e l’inizio dell’inverno, Samhain, la metà oscura dell’anno. Quella del 31 era una notte magica, in cui i morti tornavano a fare visita ai propri cari ancora vivi, e loro lasciavano piccoli doni, pane, dolci, latte, per i propri familiari defunti.
Nell’anno 840 fu Papa Gregorio a istituire la festa di Ognissanti e a fissarla proprio in quella data come già era stato fatto con il Natale, che era stato fatto combaciare con la data (il 25 dicembre) in cui si festeggiava il Dies Natalis Solis Invicti della tradizione pagana. Questo per consolidare, sovrapponendola ad una già esistente, la nuova festività e dargli una sorta di continuità con il passato. Tanto che alcune delle simbologie celtiche (ad esempio i falò) sono passate pari pari nella festività cattolica, almeno come viene festeggiata ad esempio in Irlanda. La parola halloween, che risale al 1500 circa, è una contrazione di All-Hallows-Eve, cioè la notte prima di Tutti i santi. La festa di Ognissanti o di halloween, fortemente osteggiata dai Protestanti che si opponevano proprio perché festa cattolica, fu portata dagli irlandesi negli Stati Uniti, e qui conobbe una seconda vita.
Anche i simboli tipici di halloween sono meno satanici di quel che si crede. La storia di Jack o lantern, la zucca intagliata ad esempio: Jack era un peccatore ubriacone che riuscì a imbrogliare per due volte il diavolo, tanto che questi gli promise che alla sua morte non si sarebbe preso la sua anima. L’uomo aveva commesso così tanti reati, però, che neppure il paradiso lo volle e così il diavolo gli diede un tizzone dell’inferno per rischiarare il buio eterno in cui si trovava a vagare. Jack intagliò una zucca e vi mise dentro il tizzone facendone una lanterna. L’uso di intagliare le zucche e metterci una candela si ritrova anche in Toscana, a fine estate. Venivano messe sui muretti per spaventare i passanti. Ma anche il rito del dolcetto/scherzetto, potrebbe derivare da una tradizione popolare che si ritrova in molte regioni italiane. Sull’Amiata, ai primi del secolo, per carnevale c’era la tradizione del bucucicciu, i bambini mascherati andavano di porta in porta a chiedere caramelle e castagne secche al motto di “Bucucicciu dammi il ciccio”. Sembra che a inizio novembre i primi cristiani vagassero nelle campagne a chiedere un dolce chiamato “Pane anima” in cambio delle proprie preghiere. E tradizioni simili si ritrovano anche in Sardegna e in parte del sud Italia. In pratica, gli americani, non hanno fatto altro (come già per babbo Natale che in origine era San Nicola di Bari) che prendere una festività europea, “agghindarla” con quel tocco da cartoon rendendola più scenografica (cosa in cui sono bravissimi) e rispedircela come se fosse cosa loro. Buon halloween a tutti e… attenti ai fantasmi!