ISOLA DEL GIGLIO – «Solo silenzio e inutili discussioni» così, secondo Attilio Brothel, consigliere di minoranza ad Isola del Giglio, il sindaco Sergio Ortelli ha affrontato la vicenda «dell’ecomostro dello spalamatoio a Giannutri uno degli abusi edilizi da sempre nel mirino di Legambiente. Era il 2009 – racconta Brothel – e il presidente del Consorzio Giannutri, Gabriele Scotto affermava: “Il sindaco Ortelli si è rimboccato le maniche è fermamente intenzionato a definire con la società Margutta la pratica di condono edilizio del famoso ecomostro, che si trascina, stancamente, da oltre trentacinque anni”. Sul tema venne presentata a suo tempo da questo Gruppo di minoranza consiliare una interrogazione al sindaco ed all’assessore all’urbanistica Pellegrini dell’epoca che non ha mai avuto risposta»
«Nello stesso periodo (2009) – ricorda Brothel -, l’allora Presidente dell’Ente PNAT, Mario Tozzi, affermava che “La situazione rispetto ad allora non è cambiata ed i fatiscenti immobili in cemento armato (circa 11.000 metri cubi), sono ben evidenti da oltre 20 anni nell’insenatura dello Spalmatoio a Giannutri, Isola che fa parte del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. Le costruzioni, iniziate negli anni ’80 senza regolare concessione edilizia dalla società Val di Sol e poi interrotte, rimangono oggi alcuni scheletri in cemento e qualche villetta in completo stato di abbandono”».
«La risposta dell’Amministrazione comunale sta tutta nella immutata odierna situazione rispetto al passato – conclude Brothel -. Nulla si è mosso rispetto alle affermazioni del 2009 e l’eredità ricevuta dal sindaco Ortelli del lavoro avviato da diversi anni addietro, non è proseguito con gli intenti già delineati, nei quali era prevista una procedura di demolizione, con riqualificazione ambientale, da sottoporre all’Ente Parco per l’approvazione prima del rilascio della concessione in sanatoria dato che, nella Conferenza dei Servizi del 9 settembre 2008 vennero già rilasciati dall’Ente PNAT e dalla Regione i pareri di competenza. L’unico fatto concreto, purtroppo fino ad oggi sul tema, è un grave atto di negligenza nell’azione amministrativa e di disinteresse nei confronti del territorio e dei diritti dei cittadini di Giannutri e non solo».