CECINA – Una serata di grande spessore agonistico, quella che stasera è andata in scena a Cecina, circondata ovviamente da una grande e appassionata cornice di pubblico, con l’organizzazione di Rosanna Cavini, la collaborazione dell’Hotel Club “Buca del Gatto”, e il solito entusiastico patrocinio del Comune della cittadina in provincia di Livorno. Una serata di grande classe come è usanza consolidata da più di trent’anni per la promoter Rosanna Conti Cavini e per tutto il suo staff. Grande nota di eleganza la presenza della cantante grossetana Katia Fini, che ha cantato durante la serata e si è poi esibita nell’Inno di Mameli. Il match clou era incentrato sul titolo italiano dei pesi superpiuma tra il detentore Floriano Pagliara, il pupillo del pubblico locale, e il fiorentino Angelo Ardito. Un match di grande rilievo atletico e di forti emozioni in cui Pagliara si è dimostrato più forte, difendendo con successo il suo titolo per la prima volta, contro un avversario valido come Ardito.
Il match entra immediatamente nel vivo con Ardito che ha fatto pressing e ha attaccato senza soluzione di continuità, con Pagliara a studiare l’avversario e agire di rimessa. La ripresa successiva vive di momenti di acceso agonismo, come del resto era facilmente prevedibile alla vigilia per le caratteristiche di entrambi: Ardito cerca il contatto anche in maniera scomposta, ma Pagliara non sempre riesce a trovare il tempo giusto per i propri colpi. Il confronto aumenta sensibilmente di intensità nella terza ripresa, entrambi i pugili alzano il ritmo e si vedono bei colpi e buone combinazioni, in un terreno in cui il campione in carica sembra decisamente più a suo agio con buoni doti soprattutto d’anticipo e di colpo d’occhio. La quarta ripresa è appannaggio di Ardito che soprattutto con il destro entra decisamente nella guardia di un Pagliara meno lucido nel giocare di rimessa, nella successiva Ardito pressa in maniera decisa per sfruttare il momento favorevole e il campione in carica trova difficoltà nel piazzare i suoi colpi, se non in un infuocato finale di tempo alla corta distanza in cui meglio riesce a destreggiarsi. Il pubblico capisce il momento particolare del pupillo, lo incita a gran voce e Pagliara pare rigenerato: suoi i colpi e le combinazioni migliori, alle quali lo sfidante deve replicare per forza con qualche scorrettezza sanzionata con un punto di penalità dall’arbitro Paolucci. La settima ripresa è interlocutoria, Ardito pare meno lucido e Pagliara controlla con ordine per poi accelerare nel finale, nell’ottava Ardito agisce con colpi singoli che il campione è bravo a rintuzzare per poi ripartire con jab sinistro e destro dritto, sfruttando decisamente il fatto che lo sfidante accusa palesemente il gran ritmo impresso a inizio match. Il nono round vede un Ardito più propositivo ma con effetti sterili. Pagliara controlla ancora con ordine e anche questa ripresa pare sua. Siamo al round finale di un match comunque godibile e di grande spessore atletico. Ardito cerca il tutto per tutto, esplode un bel destro dritto che il campione accusa, Pagliara si riprende subito ma anche lo sfidante insiste. Si arriva alla fine con i due atleti spossati e autori di un incontro davvero di buon livello. Si va alla lettura dei cartellini che con 97-92, 96-93 e 98-92 danno una giusta e importante vittoria a Floriano Pagliara, che ha sofferto a inizio match ma che poi ha saputo riprendersi alla grande e imporre la sua boxe. Un Pagliara decisamente maturato che ancora può riservare belle sorprese al suo pubblico e alla famiglia Cavini che lo segue da ormai tanti anni. Angelo Ardito non esce ridimensionato. Prima o poi il palcoscenico tricolore può essere di sua spettanza.
La serata era iniziata con un buon sottoclou. Nel primo match tra dilettanti il locale Tommaso Chiappi della Pugilistica Palazzaccio ha battuto ai punti di stretta misura Francesco Giacalone della Pugilistica Grossetana, mentre il protagonista del primo match irradiato in diretta da Sportitalia2 è stato Fabio Turchi, il peso massimo dell’Esercito e della Nazionale italiana che rappresenta il talento vero del futuro nostrano di questo sport. Turchi ha battuto in tre riprese il bravo Matteo Rondena della Boxe Magenta, in un match in cui l’arbitro non è mai dovuto intervenire, e questo la dice tutta sula correttezza dei due ragazzi. Un Turchi senz’altro in buona forma e certamente pronto per poter essere inserito nel giro che porterà ai Giochi olimpici di Rio 2016. Per ciò che riguarda il programma professionistico, mancato il match di Guglielmino per un problema occorso all’avversario, si è assistito alle buone sei riprese del napoletano Nicola Cipolletta, appena arrivato alla corte della manager Monia Cavini e del team “Cavini-Buca del Gatto” che del resto è lo stesso dei pugili che si sono affrontati per il titolo italiano. Cipolletta ha battuto tranquillamente dopo sei round di buona tecnica e di discreto livello l’ungherese Zoltan Horvath, avversario che si è dato da fare, si è proposto pericolosamente in alcune riprese ed ha perso a testa alta. Cipolletta ha confermato la bontà dei suoi mezzi e probabilmente sarà presto chiamato a un match con titolo in palio.