MASSA MARITTIMA – E’ stata inaugurata martedì 15 ottobre “L’Arte dentro, dentro l’arte. Etruschi a Santa Teresa di Gavorrano”, la mostra archeologica allestita all’interno della Casa Circondariale di Massa Marittima e dal 26 ottobre sarà aperta al pubblico ogni sabato fino al 15 gennaio prossimo. Si tratta di un’esposizione allestita direttamente nella zona detentiva della struttura, che raccoglie una serie di interessanti reperti archeologici recentemente rinvenuti nel sito etrusco di Santa Teresa, Gavorrano e ad accogliere ed illustrare la mostra saranno proprio i detenuti del carcere appositamente formati. Per visitare l’esposizione basta prenotarsi ai seguenti recapiti: e-mail cc.massamarittima@giustizia.it , tel. 0566.904187, fax 0566.905691.
Unici accorgimenti: far pervenire le prenotazioni comprensive di nome, data e luogo di nascita, entro il mercoledì precedente alla visita e portare con sè al momento dell’accesso alla struttura, solo un documento di identità. Il progetto è stato realizzato grazie alla direzione della Casa Circondariale, all’Amministrazione Comunale di Massa Marittima, che ha messo a disposizione l’Ufficio Musei del Settore Politiche Culturali per la parte organizzativa e di coordinamento, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, che ha concesso il prestito dei materiali, le autorizzazioni necessarie e ha realizzato l’allestimento della mostra presso il carcere, al Comune di Gavorrano, che ha prestato le vetrine per l’esposizione e l’apparato didattico della mostra, compresi i cataloghi e alla Cooperativa Sistema Museo che ha progettato e realizzato la formazione dei detenuti che faranno da guida ai visitatori.
All’inaugurazione sono intervenuti autorità civili e militari, in particolare, Anna Maria Manzone prefetto di Grosseto, il presidente del Consiglio Provinciale, Sergio Martini,il vice sindaco di Massa Marittima, Luana Tommi, esponenti della Guardia di Finanza di Follonica e della Polizia Stradale. Presenti anche del Direttore del Parco Minerario, dell’Auser, di docenti delle scuole superiori di Piombino, del Direttore della Caritas di Piombino e di un volontario dello stesso Ufficio Pastorale che da anni collabora con il carcere, di docenti del C.T.P. di Follonica, il presidente dell’Avis di Massa Marittima ed il fiduciario della condotta Slow Food Monteregio Fausto Costagli che ha allestito un aperitivo al termine dell’inaugurazione.
Dopo la presentazione del progetto da parte del direttore Carlo Mazzerbo, che ha espresso i suoi ringraziamenti alle autorità presenti e alla cooperativa Sistema Museo, evidenziando l’importanza dell’apertura del carcere al territorio, è intervenuta la dr.ssa Bianca Maria Aranguren, Ispettore della Soprintendenza ai beni archeologici di Grosseto, che ha illustrato ai presenti le caratteristiche tecniche della mostra. Il prefetto Anna Maria Manzone che ha messo in evidenzia come, in un momento di crisi come quello che il Paese attraversa, simili iniziative siano importanti per quella che è una delle fasce deboli della popolazione che risente fortemente dell’attuale situazione. Sono quindi, intervenute il vicesindaco Tommi che ha evidenziato la vicinanza dell’istituzione locale al carcere e la presenza di una collaborazione che va arricchendosi ed implementandosi nel tempo e RobertaPieraccioli, responsabile del Settore Politiche Culturali del Comune di Massa Marittima, che ha descritto la complessa macchina organizzativa messa in moto al fine di realizzare praticamente l’idea iniziale di questa mostra.
Anche il presidente del consiglio provinciale ha avuto modo di offrire il suo contributo e confermare la vicinanza dell’ente provincia alla struttura, sottolineandone le caratteristiche trattamentali e di reinserimento. Al termine degli interventi delle autorità, la parola è passata, alla mostra e ai detenuti che hanno avuto modo di guidare i visitatori, sotto la supervisone della prima ispiratrice dell’iniziativa: Chiara Beni della cooperativa Sistema Museo.