GROSSETO – Non si può procedere «al taglio di servizi essenziali ed irrinunciabili per i cittadini» come gli intercity. Lo ha affermato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, che questa mattina, assieme al Governatore della Toscana Enrico Rossi, ha incontrato il minitro ai trasporti Maurizio Lupi. «Siamo letteralmente infuriati» ha commentato Rossi esprimendo in una lettera inviata a Lupi e Fabrizio Saccomanni «la totale contrarietà delle nove Regioni interessate all’ipotesi avanzata da Trenitalia di sopprimere 12 treni interregionali Intercity».
«Con sempre maggior insistenza – recita il testo della lettera inviata questa mattina – ci giungono segnali sulla definitiva soppressione di ogni ormai residuo servizio Intercity sulla linea dorsale che collega capoluoghi ed importanti centri di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Campania. Il danno che ne deriverebbe per i cittadini delle nostre Regioni, e per i pendolari in particolare, sarebbe di assoluta gravità. Chiediamo di dissipare ogni dubbio sul mantenimento del servizio e comunque di convocare un incontro con la presenza dei vertici Trenitalia».
E i commenti non si sono fatti attendere:
«I mezzi di trasporto, come tutti i sistemi meccanici, sono interessati da evoluzioni tecnologiche e con il tempo vengono sostituiti da macchine sempre migliori e più efficienti – afferma l’assessotre provinciale ai trasporti Fernando Pianigiani -. Nel caso della provincia di Grosseto e della linea ferroviaria Tirrenica il processo è inverso: i treni sono una specie in via di estinzione. Presto i nostri figli per vedere e riconoscere un treno dovranno recarsi in altre zone o in altri paesi perché dalla stazione di Grosseto non ne passeranno più. Cosa faranno, allora, le persone che dipendono dai treni per recarsi al lavoro? E come faranno i turisti che non hanno un mezzo proprio a raggiungere la Maremma e l’Amiata? Non ci sono parole per esprimere l’indignazione contro gli annunciati, ulteriori, tagli ai treni che transitano lungo la direttrice tirrenica. La Provincia, nel caso in cui le notizie apparse sui quotidiani siano confermate, condivide e si affianca alla presa di posizione del sottosegretario Erasmo De Angelis e dell’assessore regionale Ceccarelli e propone di promuovere a Grosseto un’iniziativa di mobilitazione per difendere i servizi ferroviari sulla linea tirrenica».
«Ancora una volta Trenitalia si dimostra inaffidabile. Non è infatti accettabile la riduzione o addirittura la cancellazione dei treni veloci che transitano da Grosseto verso sud e verso nord, lungo la dorsale tirrenica. Sarebbe un danno enorme a tutta l’economia del litorale e a tanti cittadini che lavorano e fanno i pendolari su tratte lunghe – a parlare è il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi -. Siamo al fianco della Regione Toscana, che non potrà all’infinito sopperire alle mancanze sia di fondi nazionali che all’atteggiamento prevaricante di Trenitalia che non mantiene le promesse fatte e nemmeno tenta di coinvolgere le amministrazioni locali nei processi decisionali. Il trasporto ferroviario non è un servizio come gli altri. Coinvolge la vita di tanti cittadini e non può essere frutto di semplici valutazioni ragionieristiche. Sono quindi assolutamente d’accordo con la posizione dell’assessore regionale Ceccarelli e ho apprezzato la decisione del sottosegretario De Angelis di convocare Trenitalia. Insomma serve un luogo di confronto, qualunque. Non mi interessa il dove ma Trenitalia deve subito chiarire e deve, soprattutto, ascoltare»
«Non vogliamo anche quest’anno rivedere il solito film – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – in cui si annunciano numerose cancellazioni di corse su Grosseto e poi, dopo le proteste, si torna indietro con il risultato che ne vengono cancellate solo alcune. Così facendo anno dopo anno non ci sarà bisogno neppure degli orari per i pochi treni rimasti in Maremma. È inconcepibile la riduzione e la cancellazione dei treni veloci in transito su Grosseto. La nostra provincia – continua Gentili – sta assumendo un ruolo sempre meno significativo per quanto riguarda collegamenti e trasporti, e questo rappresenta un grande problema in un momento di grave crisi economica: soprattutto per i pendolari per i quali è fondamentale prendere il treno. L’obiettivo di Trenitalia è di cancellare stazioni come quella grossetana senza porsi le problematiche legate all’importanza del servizio pubblico con una mobilità non solo utile ma anche sostenibile dal punto di vista ambientale per abbattere le emissioni climalteranti. Legambiente manifesta la propria contrarietà e insieme ai pendolari, ai cittadini e alle istituzioni locali e regionali chiede con forza che non si proceda nella errata direzione di marcia intrapresa».