FIRENZE โ Si mangia meno carne, e questo รจ un bene per la salute, ma anche meno frutta, pesce, latte. Le โabbuffateโ alcoliche aumentano soprattutto tra i disoccupati. Cresce il consumo di ansiolitici e antidepressivi. Stabile il fumo nella popolazione generale, ma in diminuzione tra i meno istruiti, si fuma soprattutto il trinciato e non le sigarette. Aumentano i sedentari tra i meno scolarizzati, e si fa meno sport. Rallenta il trend del sovrappeso, ma questo puรฒ dipendere anche dalla riduzione dei consumi alimentari. Eโ la crisi. Che peraltro ha anche effetti benefici: per esempio, si va meno in auto, riducendo cosรฌ sia lโinquinamento che il numero di incidenti.
La crisi economica mondiale iniziata nel 2008 interferisce con molte dimensioni del benessere, tra cui la salute. Per approfondire la relazione tra crisi economica e salute in Toscana, lโArs (Agenzia Regionale di Sanitร ) ha prodotto il rapporto โCrisi economica, stato di salute e ricorso ai servizi in Toscanaโ: il rapporto verrร presentato al convegno โGli effetti della crisi economica sulla salute della popolazione toscana. Come cambia il ricorso ai servizi?โ, che si terrร domani, 24 ottobre dalle 9 alle 13.30 al Convitto della Calza, piazza della Calza 6, a Firenze.
Stamani lโassessore al diritto alla salute Luigi Marroni (nella foto sopra) ha presentato i risultati della ricerca dellโArs nel corso di una conferenza stampa. Con lui, li hanno illustrati e commentati il direttore dellโArs, Francesco Cipriani e il direttore dellโIrpet, Stefano Casini Benvenuti.
โGli effetti della crisi โ ha detto lโassessore Marroni โ si registrano anche per quanto riguarda la domanda sanitaria. Per esempio, si sono ridotte (anche se in quantitร minore rispetto alla media nazionale) le richieste di prestazioni specialistiche. Una riduzione che puรฒ essere anche letta in senso positivo, come maggior appropriatezza. Ma, ci dicono i ricercatori dellโArs, altri effetti della crisi potrebbero essere avvertiti piรน avanti nel tempo. Questa ricerca, quindi, รจ per noi di grande utilitร , perchรฉ ci consente di calibrare meglio i nostri servizi e i nostri interventi, in una fase, come questa, in cui stiamo riorganizzando il nostro sistema sanitario nel senso di una maggiore efficienza e rispondenza ai bisogni sanitari dei toscaniโ.
Il contesto economico della crisi
ยซAnche in Toscana, come nel resto del Paese โ sottolinea il direttore Irpet Stefano Casini Benvenuti โ la situazione dallโinizio della crisi รจ andata via via peggiorando: dal 2007 al 2013 il reddito delle famiglie si รจ ridotto del 14%. E sono peggiorati anche tutti gli indicatori occupazionali: tasso di disoccupazione generale al 9% e giovanile al 22%, in aumento anche il tasso di inattivitร tra le donne e tra i giovani ed il numero di coloro che non cercano lavoro nรฉ studiano (NEET)ยป.
Fino al 2010 gli ammortizzatori sociali ed il patrimonio accumulato dalle famiglie hanno attutito gli effetti negativi della crisi. Ma con il suo acuirsi, la situazione si รจ fatta piรน pesante: nel 2013 la caduta del Pil regionale sarร dellโ1.3% e lโoccupazione nel primo semestre si รจ ridotta di altre 22 mila unitร . Nel 2012 e nel 2013 si registra anche una riduzione rilevante degli acquisti delle famiglie, anche di tipo alimentare: ne conseguono cambiamenti significativi anche negli stili di vita della popolazione.
I dati del rapporto Ars su crisi e salute
I dati toscani su fumo, alcol, sedentarietร , uso di droghe sembrano indicare che la crisi incide maggiormente su alcuni gruppi della popolazione, spesso su quelli piรน fragili dal punto di vista socio-economico. Non mancano perรฒ eccezioni a questa regola. Ecco i dati principali del rapporto Ars che verrร presentato al convegno di domani.
Crisi e fumo โ In Toscana il numero dei fumatori รจ passato dal 35% del 1980 al 23% del 2007 (ultimo anno prima della crisi), in calo costante come in Italia. Nel periodo di crisi la percentuale dei fumatori in Toscana รจ sostanzialmente stabile: si registra un leggero incremento indipendentemente dal genere, solo nei piรน istruiti. Con la crisi cresce la vendita dei trinciati (tabacco sfuso) e cala quella delle sigarette, segnale di un maggiore orientamento dei consumatori verso prodotti piรน economici.
Crisi e alcol โ La Toscana si รจ sempre caratterizzata, rispetto allโItalia, per un maggior numero di bevitori, soprattutto di vino, e per una maggiore quantitร media di alcol consumata pro capite. In Toscana (come in Italia) la quantitร di alcol consumata รจ in riduzione costante fin dagli anni โ60, e nel periodo della crisi continua a ridursi con lo stesso ritmo degli anni immediatamente precedenti. Durante la recessione economica, in Toscana continua a diminuire โ come prima della crisi โ il cosiddetto โconsumo a rischioโ di alcol (cioรจ oltre 40 grammi al giorno per gli uomini, oltre 20 grammi per le donne). Nella popolazione generale si accentua la diminuzione del consumo smodato di alcol (le cosiddette โabbuffateโ di alcol o binge drinking, cioรจ almeno 6 bicchieri di qualunque bevanda alcolica in unโunica occasione). Il binge drinking รจ aumentato invece tra i disoccupati, in particolare tra quelli in cerca di nuova occupazione. Ciรฒ fa pensare che la recessione concorra in modo marginale a ridurre il consumo di alcol a livello generale, ma giochi invece un ruolo non secondario nel favorire il bere problematico nelle classi sociali piรน svantaggiate.
Crisi e attivitร fisica, alimentazione e peso corporeo โ Con la crisi si accentua la riduzione di consumatori di carne bovina in Toscana, con un effetto paradossalmente benefico per la salute. Purtroppo perรฒ, dal 2010-2012 รจ diminuito anche il consumo di frutta, pesce, e latte, alimenti protettivi per molte malattie della vecchiaia. Nel periodo pre-crisi (2000-2007), la popolazione sedentaria in Toscana si era assestata intorno al 35% (rispetto al 40% dellโItalia), mentre cresceva progressivamente la quota di chi praticava una qualche attivitร sportiva. Con la crisi aumentano lievemente i sedentari, soprattutto tra i meno scolarizzati.
Un effetto benefico della crisi รจ il rallentamento del trend storico in aumento del sovrappeso, in Toscana come in Italia: questo potrebbe essere la diretta conseguenza della riduzione dei consumi alimentari. Con lโavvento della crisi si accentuano in Italia e in Toscana le differenze di classe sociale, con una prevalenza dellโobesitร e del sovrappeso maggiore nei meno istruiti.
Crisi e consumo di droghe โ Anche nel periodo della crisi รจ in aumento nei giovani toscani lโuso di tutte le tipologie di sostanze (tranne lโeroina, il cui consumo resta stazionario), probabilmente a causa della riduzione dei costi sul mercato illecito e della facilitร di approvvigionamento anche in internet. Per lo stesso motivo si accentua con la crisi anche il fenomeno della poliassunzione (mix di sostanze diverse).
Crisi e malattie โ Sappiamo che, con la crisi economica, aumenta la probabilitร di episodi di violenza, omicidi, suicidi e tentati suicidi, ed aumenta il consumo di farmaci ansiolitici e antidepressivi. Anche se non disponiamo ancora di dati aggiornati al 2012, possiamo affermare che con lโacuirsi della crisi la costante diminuzione del tasso di suicidio, evidente negli ultimi 20 anni in Toscana e in Italia, si interrompe. Dalla letteratura internazionale sappiamo anche che, in situazioni di deprivazione materiale, รจ frequente riscontrare un peggioramento delle malattie cardiovascolari, respiratorie e materno infantili. Al momento, in Toscana la crisi non sembra invece aver modificato gli andamenti di queste malattie.
Crisi e ambiente โ La crisi puรฒ produrre alcuni paradossali effetti benefici sullโambiente. Si รจ infatti fortemente ridotto in Toscana (come in Italia) lโuso dei mezzi privati, con una conseguente diminuzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera, in particolare nei centri urbani. Per lo stesso motivo anche gli incidenti stradali, in costante aumento fino al 2006, hanno cominciato a ridursi con lโinizio della crisi e sono tuttora in diminuzione. Alla lunga gli effetti benefici della crisi sullโambiente potrebbero perรฒ essere controbilanciati da quelli negativi indotti dallโesaurirsi delle risorse pubbliche e degli investimenti pubblici e privati per la tutela ambientale.
Crisi economica e servizi sanitari โ La crisi finanziaria rischia di compromettere la sostenibilitร dei sistemi sanitari. In Toscana si รจ scelto di applicare sistemi di compartecipazione alla spesa sanitaria modulati per capacitร contributiva degli assistiti, tutelando cosรฌ le fasce piรน deboli. Con la crisi si รจ assistito in Toscana ad una modesta riduzione della domanda di prestazioni specialistiche (-3% rispetto al -9% in Italia), che puรฒ anche essere letta (almeno inizialmente) come un ridimensionamento di quellโeccesso di medicalizzazione che per molti anni รจ stato denunciato da piรน parti.
In controtendenza rispetto alla modesta riduzione della diagnostica per immagini e delle indagini di laboratorio, le attivitร cliniche e la diagnostica strumentale sono invece aumentate (rispettivamente del 3% e 5% circa). Il volume delle prestazioni รจ diminuito, ma si registra un incremento del 4% circa della spesa complessiva.
Al momento non sono disponibili informazioni sulle prestazioni erogate nelle strutture private non convenzionate. In periodo di crisi, in Toscana il sistema pubblico continua ad essere preferito, rispetto ai soggetti privati, per le prestazioni ad alto contenuto professionale e per gli esami che richiedono tecnologie piรน avanzate. Rassicura anche la buona tenuta, almeno fino a tutto il 2012, degli indicatori di esito del sistema sanitario toscano, anche se alcuni effetti della crisi potrebbero evidenziarsi con tempi di latenza maggiori.
ยซAnche se in modo non del tutto ancora evidente โ conclude il direttore dellโArs Francesco Cipriani โ per la domanda di salute e per molti degli stili di vita stanno aumentando le differenze fra i diversi strati sociali della popolazione: pur con qualche eccezione, risultano piรน svantaggiati i meno abbienti, meno svantaggiato chi ha piรน risorseยป. LโArs continua comunque a monitorare, insieme ad altri enti ed istituti regionali, lโimpatto sociale e sanitario della crisi e lโefficacia delle politiche di contenimento messe in piedi dalla Regione Toscana.
ll convegno potrร essere seguito anche in diretta streaming sul sito web ARS, www.ars.toscana.it, e su Twitter con lโhashtag #crisiesalutetoscana.