di Daniele Reali
GROSSETO – Parte da Grosseto la sfida al congresso di #FuturoPd, il progetto politico messo in campo all’interno del Partito Democratico a sostegno della candidatura di Marco Simiani alla segretaria provinciale, di quella di Christian Sensi per la segreteria dell’unione comunale del capoluogo e di quella per il circolo più grande della città, il Pace, con Pietro Migliaccio (nella foto da sinistra Sensi, Simiani, Migliaccio).
«Il nostro è un progetto che mette insieme le diverse sensibilità del partito – dice Simiani -un progetto che vuole cambiare il partito perché c’è bisogno di cambiare rotta».
Una visione nuova di partito che sia al servizio del territorio e che per esempio «avvicini di più Grosseto al resto della provincia» in una nuova strategia comune che veda il «capoluogo come capofila» di tutti gli altri comuni. E sul Pd del futuro Simiani ha anche ribadito di volere «un partito dove ci sia la distinzione tra ruoli di diregente e amministratore».
E mentre per la corsa provinciale Simiani dovrà fare i conti con Barbara Pinzuti, a livello comunale Sensi se la vedrà con Saimo Biliotti. «Non pensavo di candidarmi, poi però ho scelto di metterci la faccia: questa volta c’è la possibilità di cambiare e siccome da tempo dico che certe cose non vanno nel Pd, ho deciso di impegnarmi e di correre» tra l’altro Sensi, a scanso di equivoci, ha già annunciato che nel caso in cui dovesse diventare segretario si dimetterebbe subito da presidente provinciale dell’Arci.
Anche Migliaccio è sulla stessa linea di Simiani e Sensi e sarà lui il primo della proposta politica legata a #FuturoPd a misurarsi con la realtà del congresso. Al circolo Pace gli iscritti si esprimeranno proprio mercoledì prossimo. «La mia esperienza politica è iniziata a 15 anni proprio al Pace: oggi sono contento di poter dare il mio contributo al partito nel mio circolo, che intenzione di far diventare un luogo aperto alla città».
Sulla proposta arrivata ieri e l’invito di Barbara Pinzuti ad un confronto pubblico Simiani ha risposto così: «Ci sto ancora pensando, ma sono orientato a dire no».
A sostenere questo progetto anche Marco Di Giacopo, segretario dei Giovani Democratici.