ROMA – L’Onorevole Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera, e la deputata Emma Petitti hanno presentato un ordine del giorno sui criteri di cessione del diritto di proprietà da parte dei Comuni agli assegnatari di appartamenti realizzati in aree Peep. «Da quando la Legge finanziaria 1999 ha dato ai Comuni la possibilità di garantire il riscatto della proprietà ai cittadini assegnatari di appartamenti realizzati in aree Peep – spiega l’onorevole Sani – negli ultimi anni si è assistito a notevoli differenziazioni nella determinazione dei corrispettivi da versare per ottenere la piena proprietà, libera da vincoli giuridici. Quel che è successo a Grosseto con le richieste di riscatto in diverse aree Peep, da questo punto di vista, è una vicenda esemplare simile a molte altre realtà d’Italia».
«Lo stato d’incertezza è dovuto alla diversa interpretazione dei nuovi parametri introdotti dalla Legge finanzia 2007 da parte delle Amministrazioni locali – spiega Luca Sani -, che entro il 31 marzo di ogni anno sono chiamate a definire i corrispettivi da versare. D’altra parte, la Corte dei Conti e le sue sezioni regionali hanno messo in evidenza la necessità di agevolare l’adesione dei cittadini all’operazione di “riscatto”, cercando di contenere il prezzo da pagare ai Comuni, sia la necessità di rispettare un’esigenza di equità, evitando disparità di trattamento tra i cittadini (cioè tra coloro che già hanno proceduto al riscatto e coloro che intendono farlo in futuro), con l’obiettivo di garantire nel tempo uniformità nella determinazione del prezzo del riscatto».
«È evidente – conclude Sani – che questa situazione non può più essere tollerata, a Grosseto come altrove, e che si devono dare certezze di un’equa e trasparente definizione dei canoni di riscatto, sia ai cittadini che agli Enti locali. Per questo l’Odg, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, impegna il Governo a rivedere i parametri normativi relativi alla cessione delle aree Peep, per promuovere un’applicazione agevolata uniforme e indifferenziata nelle diverse realtà territoriali, e consentire così l’acquisto in piena proprietà delle aree da parte dei soggetti già titolari di diritto di superficie delle stesse».