GROSSETO – Sciopero nazionale di 24 ore proclamato da USB, Confederazione Cobas, CUB con l’adesione di SNATER, OR.S.A. Scuola Università e Ricerca, Sindacato SIAE, USI e Unicobas. Lo sciopero, che si svolgerà venerdì 18 ottobre, ri guarderà:
Pubblica Amministrazione: Università, Ricerca, Ministeri, Enti Locali, Parastato (Inps, Inail, Aci), Agenzie Fiscali, Presidenza del Consiglio, Scuola, sciopero dell’intera giornata, con i servirvi minimi essenziali previsti dagli accordi di settore.
Sanità: da inizio del primo turno del giorno 18 a fine dell’ultimo turno dello stesso giorno. Garantiti i soli servizi essenziali, con i contingenti minimi garantiti.
Vigili del fuoco: il settore operativo dalle ore 10.00 alle ore 14.00; amministrativo e informatico, per l’intera giornata.
Settore privato: personale non sottoposto alla 146/90, intero orario di lavoro.
Igiene ambientale: impiegati, intero turno operatori, dall’inizio del turno ricadente nella giornata del 18 ottobre per l’intero turno, garantendo i servizi essenziali secondo normative vigenti. operai: dall’inizio del turno ricadente nella giornata del 18 ottobre per l’intero turno.
Trasporto Aereo: personale navigante, turnista e addetti settori operativi, dalle ore 00.00 alle ore 23.59 con il rispetto delle fasce di garanzia e dei voli garantiti; lavoratori normalisti o non operativi, intero turno di lavoro.
Trasporto Ferroviario: Addetti agli impianti fissi ed uffici, intera giornata del 18 ottobre; Personale addetto alla circolazione dei treni, dalle 21.01 del 17 ottobre alle 21.00 del 18 ottobre
Trasporto Marittimo: Collegamenti isole maggiori. Personale amministrativo, intero turno. Personale viaggiante, da un ora prima delle partenze del 18 ottobre. Collegamenti isole minori. Personale amministrativo, intero turno. Personale viaggiante, dalle 00.00 del 18 ottobre alle 24.00 del 18 ottobre
Trasporto pubblico locale e trasporto merci e logistica: intera giornata, articolato a livello territoriale col rispetto delle fasce di garanzia, che variano da città a città.
Lo sciopero, che prevede anche una manifestazione nazionale a Roma, è stato indetto a favore di «un serio piano nazionale sull’occupazione basato su opere socialmente necessarie – affermano dall’Unione sindacale di base -, contro ogni forma di precarietà, per il rilancio qualificato di una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini, indipendente da potentati economici e politici, per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego e per un rinnovo reale dei contratti del settore privato, per seri aumenti salariali e pensioni adeguate a sostenere una vita dignitosa, per la nazionalizzazione delle aziende strategiche, contro la privatizzazione dei servizi pubblici per un fisco equo che scovi gli evasori e riduca la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sulle fasce più deboli della popolazione; per la difesa della scuola, dell’università, della ricerca e della previdenza pubblica, per la regolarizzazione generalizzata di tutti i migranti e l’abolizione della Bossi Fini; per la democrazia sui posti di lavoro».