ORBETELLO – «Sel è un piccolo partito; ha però la grande ambizione di essere un punto di riferimento per la costruzione della Sinistra del futuro. Per noi è prioritaria una cultura che consideri questo territorio “Bene Comune” dopo anni di malgoverno della destra». Claudia Innocenti, coordinatrice del circolo SEL Costa d’Argento elenca poi una serie di punti prioritari per una politica futura:
– blocco dei progetti SAT per l’autostrada, che non sono compatibili con le caratteristiche fisiche, economiche, paesaggistiche e storiche del nostro territorio, lavorando invece per un progetto di mobilità integrata che persegua l’ammodernamento dell’Aurelia, lasciandola di proprietà pubblica, e la massima utilizzazione del vettore ferroviario:
– perseguimento di politiche attive del lavoro, mettendo in atto progetti finalizzati alla cooperazione sociale e che favoriscano la nascita di attività produttive e di servizio anche con la ricerca e l’uso di finanziamenti destinati all’occupazione giovanile;
– applicazione e costante miglioramento del Patto sottoscritto dai sindaci e dall’ASL per l’assetto dei servizi socio-sanitari della zona, proponendoci l’effettiva integrazione dell’ospedale di Orbetello nella rete provinciale e regionale, con quelle specialistiche che, nell’ambito della propria funzione, ne garantiscano l’eccellenza; così come dovrà essere realizzato il giusto equilibrio tra l’assistenza ospedaliera e i servizi territoriali, secondo il moderno principio dell’integrazione socio-sanitaria quali: i consultori, i percorsi nascita, il punto d’ascolto per le donne che subiscono violenza, la salute mentale,il sociale, la prevenzione in genere;
– l’attivazione entro l’anno nuovo di un sistema ottimale di gestione dei rifiuti, che finalmente rimuova il grave fenomento della troppa immondizia sparsa nelle strade del comune, centrandolo sulla raccolta domiciliare e sulla filiera del riciclo per ridurre l’impotto igienico-ambientale e produrre nuova occupazione;
– rapida ricostruzione dell’area di Albinia, ferita dall’alluvione;
– adozione di un chiaro regolamento per la gestione del porto di Talamone, della darsena sulla foce dell’Albegna e dell’approdo stabile di Santa Liberata, con lo scopo di mettere nuovi servizi a disposizione dei diportisti e di evitare ogni specie di speculazione;
– progettare e attuare il recupero dell’area SITOCO destinandola ad attività sociali e turistiche nel pieno rispetto della storia del luogo. Prevalentemente dobbiamo farne un centro culturale di qualità. Di una nuova “colata” di seconde case proprio non ce ne è bisogno.
«Restano aperti alcuni problemi con il Partito Democratico che vanno al di là dello scenario locale – prosegue Sel -, ma che a questo si intrecciano a causa delle tante anime presenti in quella organizzazione. Esse, se da una parte potrebbero essere un elemento positivo di pluralismo, dall’altra accrescono le difficoltà di produrre una politica dinamica, sostenuta dai valori che danno senso alla vita e agiscono per il cambiamento del mondo, perchè quelle differenze non trovano mai sintesi».