GROSSETO – Il bilancio di previsione del Comune di Grosseto si chiude, anche per questo anno, con un equilibrio tra le voci “entrate” e “uscite”. “Il documento che porteremo all’approvazione del Consiglio comunale è frutto di un lavoro attento e della collaborazione di tutti i settori dell’Ente impegnati, oggi più che mai, a fare i conti con tagli, mancati trasferimenti, continui cambiamenti nelle scelte politiche statali – ha detto il sindaco Emilio Bonifazi -. L’impegno è stato davvero importante perché eravamo consapevoli che in virtù della spending review e delle sopraggiunte normative, come la legge di stabilità, saremmo partiti da un consistente disequilibrio. Non a caso già a marzo sono stati bloccati i pagamenti delle spese di investimento e si è ragionato sulla revisione della spesa. Le incertezze sull’Imu, sulla Tares, l’annuncio della nuova Service tax, tanto per fare un esempio, sono incognite che hanno pesato gravemente sulla redazione del documento economico e programmatico e che tuttora rappresentano variabili di non poco conto per gli assetti finanziari degli Enti locali. Nonostante tutto questo, il bilancio di previsione 2013 ha cercato di mantenere quella base di stabilità e di sicurezze che servono a dare garanzie ai cittadini per l’offerta dei servizi erogati”.
Il documento finanziario di quest’anno si attesta su poco meno di 174 milioni di euro. Con alcune novità nei capitoli di entrata e uscita e con una conferma, quella cioé relativa all’impegno consolidato per il “sociale”. “Nel percorso ad ostacoli che abbiamo dovuto affrontare per elaborare questo bilancio, tra i provvedimenti dell’ultima ora, tagli, mancate risorse e quant’altro – ha spiegato il vice sindaco e assessore al Bilancio, Paolo Borghi – abbiamo voluto preservare una priorità assoluta che da anni distingue questa amministrazione ovvero la tutela delle risorse da destinare al sociale. In una fase economica globale così critica che sta mettendo in ginocchio sempre più persone, famiglie e aziende non potevamo toccare al ribasso questo settore. Per questo abbiamo introdotto un fondo ad hoc, che attraverso il Coeso, sarà messo a disposizione di cassaintegrati, disoccupati, pensionati al minimo e con gravi difficoltà economiche”.
Nel capitolo Sociale, oltre a mantenere la spesa a 48 euro procapite, è stata inserita una nuova voce: sono 100mila euro destinati a nuclei familiari che si trovano improvvisamente in stato di emergenza.
E in campo socioassistenziale è di 3milioni e 857 mila euro la spesa prevista per servizi da assicurare ai cittadini più bisognosi, mentre per quanto riguarda la spesa per i servizi a domanda individuale il totale dei costi è calcolato in 6 milioni e 238mila euro, di cui soltanto il 29,36 per cento coperto dalle tariffe.
Il Piano delle opere pubbliche prevede investimenti per il 2013 pari a 3 milioni e 646mila euro (su tutte il primo stralcio del progetto di rifacimento di piazza Marconi e la ciclabile Grosseto-Roselle), oltre 9 milioni e 500mila euro dal piano delle dismissioni per altri interventi pubblici e più di 17 milioni di contributi dalla Regione Toscana per le grandi opere: su tutte il Centro per gli etruschi.
Dal recupero delle somme dall’evasione fiscale sono previsti 2 milioni di euro, dalla Tassa di soggiorno circa 700mila euro di gettito da impegnare in interventi a favore del’offerta turistica e culturale del territorio e dalla Tares un introito pari a 20 milioni di euro a copertura totale del costo del servizio di smaltimento dei rifiuti e dello spazzamento, così come previsto dalla normativa nazionale.
Altri 2 milioni deriveranno dalla Tosap e dall’Imposta sulla pubblicità, mentre l’addizionale Irpef subità una variazione; sono stati infatti aboliti gli scaglioni progressivi a favore di un’unica aliquota pari allo 0,80 per centro, cosa questa che porterà un maggiore introito di un 1 milione e 700mila euro.
“Quella dell’Irpef è stata la sceltà più difficile, ma se si considera che andrà a gravare sulle fasce più basse per 15 euro all’anno fino ad un massimo di 88,50 ero per quelle più alte crediamo che la manovra sia da considerare sostenibile. Del resto – ha proseguito l’assessore Borghi – questo ci consente di mantenere elevato il livello qualitativo e quantitativo dei servizi sociali rispetto ai quali avremmo altrimenti dovuto fare scelte diverse e ben più dolorose. Quando si dice che è stato difficile far quadrare i conti non lo si dice per mero vittimismo: basti pensare che l’abolizione del Fondo sperimentale di riequilibrio ha comportato un taglio di oltre 10 milioni di euro di cui al Comune di Grosseto saranno resi solo 7 milioni di euro con la costituzione del Fondo di solidarietà comunale. Inoltre il Patto di stabilità con il conseguente blocco dei pagamenti alle ditte fornitrici ci ha costretto a trovare nuove formule per dare ossigeno e le somme dovute alle imprese, attraverso un accordo con alcuni istituti bancari cittadini per garantire liquidità con la cessione del credito pro soluto. Al termine di un lungo e faticoso lavoro per garantire la salute delle casse comunali, possiamo dire che il bilancio ha mantenuto i connotati di equilibrio finanziario. Non solo. È stata ridotta la situazione debitoria che è passata da 110milioni di euro del 2006 a 82 milioni nel 2012 con importanti benefici per la spesa corrente”.