GROSSETO – Il consigliere comunale di Grosseto Oggi Massimo Felicioni, non l’ha presa bene. Le multe per chi percorre corso Carducci in sella alla bicicletta sono a suo avviso una trovata sconcertante da parte dell’amministrazione comunale: «Grosseto, se ci fossero stati degli amministratori pubblici diversi, poteva essere completamente ciclabile e con conseguenti ovvi risultati turistici ed economici da top list – spiega Felicioni -. Oggi, invece, deve discutere sul poter pedalare per il corso e sui cartelli stradali di divieto messi volutamente per poter multare quei signori, spesso anziani grossetani, che con le biciclette transitano per il centro cittadino. Roba da non crederci».
«Giustamente anche a Grosseto per non essere da meno degli altri, per non stare a parlare magari di questioni spicciole come per esempio il ricercare un sistema “salva famiglie” per la crisi in corso, si va a cercare la “pagliuzza” e si omette di avere davanti agli occhi, tutti i giorni, la “trave” – attacca ancora Felicioni -. Cosa fa invece l’assessore Arsenio Carosi per permettere al nostro centro storico una salubre e piacevole isola sia pedonale che ciclabile, esattamente come hanno già fatto da anni gran parte delle città europee? Grosseto Capoluogo di Provincia, Città Turistica, ma dove? Qui anziché incentivare la cultura e l’uso della bicicletta, anche per coloro che visitano Grosseto, si va a cercare l’ordinanza sulla ztl per impedire il transito sul corso con le due ruote».
«Nessuno dice che non vadano rispettate le regole o la legge – conclude Felicioni -, ma riteniamo che con un po’ di vero buon senso e con qualche strategia in più, anziché multe e balzelli ulteriori, si possa contribuire a creare una vita cittadina in regola ed in qualità. Nella nostra città non ci sono arredi urbani, colori, luci, cestini, panchine, mentre i giardini e i parchi non hanno erba, fontane, fiori, ma sono lastricati in mattonelle, breccia lurida, e cavi ancorati sulle murature storiche. Le risorse pubbliche comunali anche quelle derivate per legge da una prevista percentuale dovuta alle miriadi di multe che da anni stanno dissanguando il cittadino in nome della educazione e prevenzione stradale, servirebbero anche a raggiungere questi importanti obiettivi, ma questa, è un’altra storia».