MANCIANO – Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre, con il progetto Life ibriwolf, è stato catturato un altro canide a Marsiliana, nel comune di Manciano. Si tratta di una femmina con tratti fenotipici di ibrido cane-lupo, di circa 5 mesi e un peso di 18 kg. L’animale, in buone condizioni, è stato prima preso in custodia dal personale incaricato dal wwf e poi trasportato al Crasm di Semproniano.
Le analisi che verranno effettuate dall’Ispra su un campione di sangue prelevato dall’animale contribuiranno a chiarire l’identità genetica del canide. Quel che è certo è che l’individuo intrappolato appartiene ad un branco di canidi già individuato dai ricercatori.
“In accordo con l’Università La Sapienza – dichiara Leonardo Marras, presidente della Provincia – abbiamo stabilito che le operazioni di cattura nelle aree di maggiore sofferenza per gli allevatori della provincia di Grosseto, continueranno senza sosta fino al 30 giugno 2014. Abbiamo raggiunto dei primi risultati importanti a cui, siamo convinti, ne seguiranno altri. Il progetto Life Ibriwolf sta confermando la presenza di cani inselvatichiti e di ibridi sul territorio provinciale. Per questo richiamiamo l’attenzione del pubblico e di tutti gli operatori del comparto agro-pastorale al rispetto delle regole di polizia veterinaria che vietano di lasciare i cani liberi di vagare”.
Le catture di ibridi in provincia di Grosseto vengono condotte dal personale del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università La Sapienza di Roma, utilizzando la tecnica dei lacci bloccati, con il preavviso dei Comuni e dei proprietari delle zone interessate.
Gli ibridi cane-lupo, una volta catturati sono trasferiti al Crasm, mentre per i cani vaganti si attivano le procedure di legge, avvisando il Comune interessato che si occuperà del trasporto dell’animale al canile. Tutte le operazioni sono effettuate in linea con il permesso di cattura accordato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra).
“La Provincia di Grosseto – spiega Enzo Rossi, assessore allo Sviluppo rurale – sta facendo tutto il possibile, all’interno delle normative nazionali e comunitarie vigenti, per prevenire e alleviare i problemi degli attacchi dei predatori, cercando di alleviare lo stato di sofferenza degli allevatori, alle prese da anni con il rincaro dei costi di produzione, e i minori ricavi nella vendita dei prodotti (latte, formaggi, carne). Tutte le misure sono state messe in atto con la preziosa collaborazione delle organizzazioni di allevatori. Tuttavia, affinché diventino sempre più efficaci è necessario il leale supporto di tutti gli altri gruppi di interesse coinvolti, ambientalisti, animalisti e cacciatori”.
Il progetto life Ibriwolf, co-finanziato dalla Commissione Europea ha tra i suoi obiettivi quello di ridurre la perdita del patrimonio genetico del lupo in Italia centrale con la cattura di ibridi e cani vaganti. Ha preso il via nel settembre 2011 effettuando catture a Marsiliana, Stribugliano ad Arcidosso, Manciano, e Roccalbegna. E prevede l’adozione di un Piano Strategico Provinciale per la riduzione del randagismo canino, entro dicembre 2013. Uno strumento di pianificazione che sarebbe l’unico in Toscana, e che, la Provincia di Grosseto vuole condividere con tutti i gruppi di interesse legati al fenomeno: allevatori, cacciatori, ambientalisti, animalisti, Asl, comuni e Regione.