MONTE ARGENTARIO – Sono preoccupati i consiglieri di Argentario adesso il futuro, preoccupati per «la posizione della Argentario Approdi, società al 79% del Comune, che ha palesato una perdita di esercizio di Euro 12.066,12. Dato questo che contrasta con le rosee dichiarazioni rese sulla stampa dal suo Presidente, Nazzareno Orsini. E’ evidente la diminuzione della presenza di imbarcazioni al molo; ormai Argentario Approdi è solo il lungo braccio del Comune che così non avrà più bisogno di fare inutili gare di appalto, che magari potrebbero far risparmiare qualcosa alle casse comunali senza eludere la normativa, ma si potrà rivolgere direttamente alla sua partecipata». Affermano i consiglieri di opposizione che questi argomenti volevano discutere in Consiglio comunale.
«L’Amministrazione chiude gli occhi sulle migliaia di euro (oltre 130.000!), già erogate dal Comune stesso per le fondamentali opere di giardinaggio svolte in favore del territorio (pubblico e non) e per allietare a suon di jazz chi passeggiava al molo, nuovi core-business e obiettivi della stessa società – afferma Argentario adesso il futuro -. E così il Comune si avvia sulla strada del Garden Design, più che del turismo nautico, se non fosse per la fondamentale collaborazione con la Lavoratori del Mare srl, tanto stretta da costringere il presidente comandante Luigi Scotto a dimettersi per occupare il posto da assessore all’economia del mare, già della meteora Ballini. Sempre nel consiglio del 30 settembre si è deliberato su un irragionevole e irresponsabile regolamento sui volontari: una normativa che rappresenta un onere economico non indifferente per il Comune – essendo necessario stipulare esose assicurazioni – ed istituirà una sorta di corpo di “polizia” non autorizzato né competente col rischio, anzi la certezza, di aumentare i già tanti contenziosi addossati al nostro Comune».
Il regolamento, concludono i cosiglieri di opposizione, «è un’accozzaglia evidente di violazioni di legge che mette a serio rischio l’ordine pubblico; ragione per cui ci dissociamo dalla sua adozione e faremo una dura battaglia per impedirne la sua esecuzione, cominciando a portarlo all’attenzione del Prefetto».