di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Le Rsu della Cgil rompe gli indugi e spera di giungere rapidamente ad un incontro con l’amministratore unico di Abbigliamento Grosseto Maurizio Santoro. «Già nell’incontro del 3 luglio aveva affermato di avere in portafoglio ordini per 800mila euro – dichiarano in una nota le Rsu -, senza però essere in grado di dirci di che ordini si trattava e chi erano i clienti, quindi, considerato che quegli ordini non si sono mai visti, e che nuovamente dichiara di aver “…ottenuto ordini per parecchi centinaia di migliaia di euro…”, informiamo sin da ora che chiederemo a Santoro i nomi dei clienti, la quantità esatta dei capi da confezionare, la tipologia del prodotto, quante persone e per quanto tempo dovrebbero essere occupate».
«Siamo rappresentanti sindacali e non possiamo prendere sempre per buone le affermazioni dell’amministratore unico senza alcun dubbio – aggiungono dalle Rsu. Dopo le tante dichiarazioni, di Santoro e di chi lo ha preceduto, abbiamo il dovere di procedere a tutte le verifiche possibili ed il diritto di farlo in base a quanto previsto dalle norme contrattuali in materia di informazione». In pratica il tempo delle promesse e delle parole sembra essere passato per le Rsu che vogliono vederci chiaro come non mai e arrivare in fretta ad una sorta di resa dei conti.
«Poiché non vogliamo far perdere tempo inutilmente, non chiederemo a Santoro di fornire informazioni su improbabili e fantasiosi viaggi in Cina, né sull’esito della due diligence con i thai-pratesi, che avrebbe dovuto concludersi entro il 30 settembre scorso, ma che non c’è mai stata – concludono dalle Rsu – Restiamo in attesa di conoscere la data e l’ora dell’incontro».