di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Tra banchi vuoti e tanta incertezza il Consiglio Provinciale, convocato questa mattina, sembra regalare un’immagine di dismissione da parte dell’ente. Un’amministrazione certamente difficile, quella dell’ultimo periodo, contraddistinta da una serie di ostacoli che nel corso dei mesi si sono addirittura alzati, divenendo quasi insormontabili. Dall’incertezza per il futuro: che fine faranno le Province? A quello relativo alle risorse che lo Stato dovrà destinare all’ente. Insomma, gli eventi della politica nazionale incidono pesantemente su quella locale e non è solo una scusante o un tentativo di smarcarsi dalle responsabilità, perché effettivamente l’amministrazione pubblica appare troppe volte “ingessata” nell’azione in modo da avvertire, come sostiene il presidente Marras, «disagio e impotenza».
Assenze vistose, da una parte e dall’altra, al punto che il numero legale è garantito dalla minoranza con grande senso di responsabilità. «E’ una condizione degli ultimi tempi – precisa Marras – che non dipende tanto dalla nostro momento, quanto da situazioni personali». Il dibattito, in ogni caso, c’è, soprattutto sul tema del bilancio di previsione 2013, in relazione alla salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione dello stato di attuazione dei programmi. La situazione è illustrata dall’assessore al bilancio Federico Balocchi: «Allo stato attuale non ci è stato ancora detto quanto ci verrà dato dallo Stato, è doveroso denunciare che non è più tollerabile andare avanti così, dato che siamo a ottobre senza conoscere quanto effettivamente saranno le entrate. possiamo solo ipotizzare, ma senza certezza di entrate non possiamo programmare. Abbiamo perso un anno senza saper effettivamente quanto abbiamo in cassa». Una situazione che sfiora il paradosso e che fa giungere ad una conclusione approssimata: «Pensiamo di avere 551mila euro di squilibrio, che presentiamo nella delibera – aggiunge Balocchi -, per questo proponiamo di tenere congelato il disavanzo che ammonta a 2 milioni e 900mila euro». Un dato al quale Marras aggiunge: «Per la Provincia di Grosseto sarebbe molto meglio avere meno risorse, ma certe».
In pratica una situazione di incertezza alla quale si aggiunge la confusione relativa al destino della Provincia, tale da rendere difficile lo svolgimento del mandato. Un punto di condivisione tra maggioranza e minoranza, anche se quest’ultima non approva il documento politico redatto dalla quinta commissione. La salvaguardia degli equilibri, in relazione al bilancio di previsione del 2013, in conclusione viene approvata alla maggioranza, con 11 voti favorevoli e 5 contrari, ma il senso di disagio generale resta di estrema attualità.