GROSSETO – Capelli bianchi, andatura incerta e claudicante, bastone. Era un ottimo attore l’uomo di 60 anni denunciato con l’accusa di ricettazione, tentata truffa, sostituzione di persona e possesso di documenti d’identità falsi. L’uomo si era presentato ad un ufficio postale cittadino, in via Lazzeretti, esibendo il documento, poi risultato falso, di un uomo di 75 anni. Pur non risiedendo in questa provincia l’uomo ha chiesto di aprire un libretto postale, su cui voleva versare un assegno emesso fuori piazza da Banca SAI dell’importo di €10.242,44.
La cosa ha insospettito i dipendenti dell’ufficio che avevano avuto segnalazioni per truffe simili. Gli addetti alle casse hanno avvertito la Polizia postale che ha bloccato poco distante dall’ufficio postale l’individuo, residente a Napoli, mentre stava per salire a bordo di un’autovettura, condotta da un uomo anch’egli di origini campane, ma residente a Grosseto, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.
Gli agenti si sono subito resi conto che c’era qualcosa di strano: l’individuo, che camminava con l’aiuto di un bastone e che, osservato a distanza, sembrava avere circa 75 anni, in realtà era molto più giovane, nonostante i capelli bianchi e l’incedere incerto. Infatti gli accertamenti effettuati hanno permesso di accertare, come già avvenuto altri uffici postali grossetani, che l’assegno, emesso come rimborso di un sinistro, era stato rubato dal circuito postale prima di essere recapitato al legittimo destinatario; la carta di identità, presentata per l’incasso e trovata in possesso dell’uomo, era falsa e riportava le generalità della persona, realmente esistente e nata nel 1932 a Napoli, che effettivamente stava attendendo un risarcimento dall’assicurazione.
Proprio per l’età del legittimo beneficiario, il truffatore era stato costretto a travestirsi da anziano, tingendosi i capelli di bianco.