di Daniele Reali
GAVORRANO – Si discuterà domani nell’udienza fissata dal Tar il “caso Gavorrano” e saranno i giudici di Firenze, molto probabilmente nel pomeriggio, a decidere se accogliere o meno il ricorso presentato da Massimo Borghi e dai suoi candidati contro la lista del sindaco Elisabetta Iacomelli.
Proprio ieri è stata depositata dalla lista che ha vinto le elezioni nella tornata del maggio scorso, un’integrazione della memoria difensiva già presentata nei mesi scorsi e predisposta dal collegio di avvocati che assiste il sindaco e i consiglieri di maggioranza.
Intanto rispetto all’azione giudiziaria firmata da Borghi e dai dieci candidati della sua lista, la Prefettura di Grosseto si è costituita chiedendo l’estromissione dal procedimento amministrativo.
Nel documento depositato dalla Prefettura si fa riferimento anche alla ormai famosa intepretazione data dal Consiglio di Stato con la sentenza del maggio 2013, legata al caso del comune di Salsomaggiore Terme in provincia di Parma.
Nel documento depositato al Tar della Toscana viene messo in evidenza che «l’introduzione di un limite anche funzionale oltre che territoriale (rispetto al potere di autentica delle firme necessarie per le presentazione di una lista elettorale come introdotto proprio dalla interpretazione del Consiglio di Stato, ndr), sembra porsi in contrasto con la ratio della norma, volta ad agevolare le operazioni elettorali» come appunto quelle di presentazione di una lista. «È evidente – si legge ancora nel documento – che il limite funzionale si pone come ostacolo» rispetto all’obiettivo indicato nella norma. In altri termini il parere restrittivo non sarebbe conciliabile con lo spirito della legge del 1990 che disciplina anche il potere di autentica dei soggetti abiliati a questa competenza.
Il “caso Gavorrano”, definitio più volte “spinoso” per l’anomalia della situaizone che si è creata con il ricorso al Tar, attende dunque una prima soluzione e intanto stamattina nell’ultimo consiglio comuale “pre-udienza”, maggioranza e opposizione si sono confrontate su una serie di temi: tra questi anche le diverse interrogazioni che erano state presentate dalla minoranza nelle settimane passate. Argomenti concreti e temi di principio, ma l’attenzione rimane sicuramente puntata alla giornata di domani. I giudici infatti si potrebbero esprimere già domani o riservarsi di decidere nei prossimi giorni.