GROSSETO – Il Tribunale di Grosseto ha disposto una nuova perizia sul relitto della Costa Concordia, accogliendo cosi’ la richiesta avanzata oggi in aula da tutti i legali delle parti civili. In particolare saranno svolti approfondimenti sul corretto funzionamento della centralina elettrica che comandava gli ascensori di bordo. Ma anche le porte stagne. Il sopralluogo sarà effettuato quando le condizioni della nave garantiranno la sicurezza degli operatori.
Il tribunale ha poi ordinato una perizia per visionare inediti video di bordo della nave Costa Concordia sequestrati dalla capitaneria di Livorno e custoditi agli atti delle indagini della procura: nessuno finora li ha visti, neanche gli investigatori. Si dovrebbero vedere varie fasi, sia la vita di bordo prima dell’urto, sia gli eventi seguenti all’impatto e poi nella gestione dell’emergenza e non è escluso che potrebbe ricavarsi cosa fecero Schettino e gli altri ufficiali nei movimenti di bordo, dove si spostarono e quando, per esempio, si organizzava l’evacuazione dei passeggeri. La perizia approdera’ in aula nell’udienza del 10 dicembre.
Per quanto riguarda il funzionamento delle pompe, secondo i periti, la mancanza di energia elettrica sulla Concordia le rese inutilizzabili, come anche il timone, le luci e i telefonini di bordo. Le pompe di sentina della Costa Concordia avevano una capacità di espellere acqua per circa 1.000 metri cubi all’ora. Ma l’acqua entrata nella falla – lunga circa 60 metri – dopo l’urto contro gli scogli del Giglio, fu pari a 1,2 milioni di metri cubi in un’ora: impossibile liberare i vani motori.
Il processo sulla concordia che vede imputato l’ex comandante, Francesco Schettino, riprenderà il 7 ottobre prossimo, con l’escussione dei testimoni. Terminata questa prima fase, si proseguira’ con la deposizione in aula dei tecnici e dei periti di parte.