GROSSETO – Tutte le piazze e le vie del centro storico animate da musica, colori, arte, spettacoli e gente. Il primo esperimento della Notte Visibile della Cultura fa subito il pienone, riuscendo ad animare la città con una serie di numerose iniziative, tutte diverse tra loro, ma collegate da un comune filo conduttore. L’evento, organizzato da Fondazione Grosseto Cultura, Cedav, con la collaborazione del Comune, rientrava nella sesta edizione della Città Visibile e ha regalato una notte magica ai partecipanti, raggiungendo subito la consacrazione in quello che era da considerarsi un primo tentativo sperimentale. Un successo dovuto alla variegata offerta di appuntamenti che dalle 18, orario in cui è stata inaugurata la mostra fotografica di Jan Jedlicka, a mezzanotte e mezzo, hanno contribuito a vivacizzare il centro storico cittadino.
Azzeccata anche l’introduzione del Passaporto dell’Arte, da riempire con dieci timbri collegati ad altrettanti luoghi artistici della città. Un gran numero di persone, infatti, si è dedicato alla “caccia” del timbro mancante, in modo da completare il passaporto, sia per soddisfazione personale, sia per avere accesso all’estrazione finale dei premi culturali che si terrà il 20 ottobre. Insomma, un successo quasi inaspettato per una formula che resta certamente rivedibile e migliorabile sotto alcuni aspetti, ma che, come prima esperienza, getta le basi per un evento molto interessante e da ripetersi nei prossimi anni, magari con una maggiore collaborazione da parte dei negozianti del centro storico.