GROSSETO – Basta con il degrado. A protestare questa volta sono le mamme che ogni giorno portano i loro figli a giocare al parco di Piazza Albegna, zona centale della città a due passi dal Tribunale. Una protesta che nasce dalla costazione che quel parco sembra ormai «abbandonato a se stesso, preda dell’inciviltà di chi porta i cani e non ne raccoglie le feci, chi abbandona rifiuti e chi spacca le attrezzature». Ma non è tutto perché come spiegano le mamme che si sono riunite e fatte portavoce di tutti i cittadini del quartiere «quello spazio pubblico cosi centrale e vissuto quotidianamente non viene abbastanza curato dal comune».
«Lo stato di degrado – insomma dicono le mamme – è visibile agli occhi di tutti e il Parco viene “pulito” si e no una volta a settimana: troppo poco»
I bidoni della spazzatura sono quasi sempre pieni – raccontano – e di notte gli animali rovistando spargono i rifiuti ovunque. Le piazzole destinate ai giochi dove è presente la sabbia, sono latrine per i cani e gatti, un luogo insalubre per i bambini».
Una protesta quella della mamme che va oltre la semplice lamentela e che propone una serie di soluzioni da attuare. Tra l’altro saranno proprio le mamme che domenica prossima organizzeranno la pulizia del parco.
Ma, loro ne sono convinte, un intervento non può bastare a risolvere la situaizone. E allora eccole tutte le proposte: «pulizia del fondo e dei bidoni almeno tre volte a settimana; sostituzione della sabbia nelle aree gioco con materiale di tipo gomma riciclata; rivestimento con una rete della ringhiera delimitante la piazzola di pattinaggio, in modo tale che questo possa essere utilizzato come campo gioco con la palla; sostituzione delle sedute in legno ormai marcio con delle sedute in plastica riciclata; piccola area destinata ai bambini che giocano con la BMX: attualmente le bmx invadono le aree destinate alla seduta. Predisponendo una piccola area nella parte verde del parco, adatta a questa disciplina sportiva così divertente eviteremmo spiacevoli inconvenienti».
«Non chiediamo grandi cose – concludono le mamme –, ma semplicemente di restituire dignità ad un parco storico della Città».