GROSSETO – “Lascia perdere chi ti porta a mala strada!” Era questa l’esortazione che don Pino Puglisi,parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, ripeteva senza stancarsi mai ai suoi ragazzi, persuaso che solo a partire dai giovani si sarebbe potuta estirpare la gramigna della mafia.
Don Puglisi venne ucciso il 15 settembre 1993 da due killer di Cosa Nostra mentre stava rientrando a casa. Simularono una rapina, ma lui – con la pistola piantata alla nuca – disse ai suoi uccisori con il sorriso stampato in volto: “Me l’aspettavo”. Il 15 settembre ’93 era anche il giorno del suo 56esimo compleanno.
Don Puglisi è stato beatificato dalla Chiesa il 25 maggio scorso: è il primo martire della mafia ad essere beatificato. Un gesto, la beatificazione, di grande forza profetica perché afferma senza più dubbi che il Vangelo è incompatibile con la mafia.
Per parlare di questo testimone della fede domani (sabato 21 settembre) alle 18 sarà alla Festa di S. Lucia Mario Lancisi, inviato del quotidiano Il Tirreno, e autore del libro: “Don Puglisi. Il Vangelo contro la mafia”. Il libro è quasi un diario, toccante e documentato, arricchito dalle testimonianze di chi ha conosciuto e voluto bene a questo prete che ha servito con passione e mitezza il Vangelo fino a dare la vita.
A confrontarsi con Lancisi ci saranno anche il vescovo Rodolfo Cetoloni e Roberta Giorgi dell’associazione Libera.
Alle 17 “Giocatechismo“, pomeriggio di giochi e divertimento per tutti i bambini della parrocchia. Alle 21.15 ad animare la serata arriveranno i “Ti voglio band”, che proporranno musica classica napoletana…come nuova. La band, formata da 9 elementi, vede coinvolti ragazzi della Gioventù Francescana della Campania.
Come ogni giorno alle 17 rosario nella tenda della preghiera, messa prefestiva alle ore 19, mentre dopo cena tombola. Aperti tutti gli stands, il bar e il ristorante.