di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Un passaggio storico, una svolta da tempo annunciata, ma comunque particolarmente sentita. Il reggimento Savoia Cavalleria passa dalle dipendenze della Brigata Aeromobile “Friuli” a quelle della Brigata Paracadutisti “Folgore”. La consegna del basco amaranto della specialità di paracadutisti è avvenuta questa mattina, con il reggimento che quindi avrà un’unità di Cavalleria Paracadutisti, unica all’interno dell’Esercito Italiano. Presente alla cerimonia anche il capo di Stato Maggiore, il Generale Claudio Graziano (nella foto mentre consegna il basco amaranto) che ha dichiarato: «Quello del reggimento Savoia è un percorso evolutivo, non è un punto di arrivo, ma una trasformazione che richiederà impegno mentale e tecnologico. Fermo restando che saranno sempre gli uomini la componente essenziale, con il coraggio necessario all’individuo per onorare l’impegno e il giuramento. Il Savoia ha una sede magnifica in una terra ospitale come la Maremma che deve fare da stimolo di integrazione, perché qua l’Esercito è benvoluto».
Con il transito alla nuova Brigata, il reggimento non andrà a perdere la sua natura di unità esplorante, ma andrà a guadagnare una nuova caratteristica, come quella aviolancistica. Il processo di trasformazione, divenuto effettivo questa mattina, non coglie impreparato il reggimento Savoia, già impegnato da questa estate nell’addestramento, con circa cento cavalieri che hanno completato l’iter previsto per ottenere la qualifica di Cavalieri Paracadutisti.
Il transito di Brigata è coinciso con il cambio di comandante del Savoia che ha salutato il colonnello Giovanni Cafforio. Il centesimo comandante del reggimento, davanti al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, alle autorità militari, civili e religiose e ai rappresentanti della vita politica, sociale, imprenditoriale e culturale di Grosseto, ha pronunciato il suo discorso di saluto alle cravatte rosse dopo più di due anni di incarico. Cafforio ha ricordato l’impegno del reggimento nelle missioni di pace, come quella nel Libano, ma anche la collaborazione con le forze di polizia per la pubblica sicurezza e il supporto alle popolazioni colpite da calamità naturali, come il naufragio della Concordia, l’emergenza neve e l’alluvione di Albinia. «Ringrazio al Maremma e la sua gente, il calore con cui sono stato accolto ha reso tutto più facile – ha aggiunto Cafforio -. Cedo oggi il comando al Colonnello Enrico Barduani, ufficiale preparato e collega stimato. Sono certo che saprà confermare la mia personale convinzione che chi viene dopo deve essere, ed è, migliore di chi c’era prima. Solo così si può progredire e si possono affrontare le sfide». Dopo il passaggio di consegne (nella foto), quindi, il Colonnello Enrico Barduani, nato a Roma nel 1969, diviene il centunesimo comandante del Savoia.