STICCIANO – Una comunità che si auto aiuta, raccogliendo fondi da destinare alle persone più bisognose: è quella di Sticciano che da tre anni, insieme alle associazioni del territorio con la Pro loco capofila, realizza il progetto “Fondo di solidarietà”. Sabato 21 settembre, a partire dalle 19.30, alla struttura polivalente di Sticciano Scalo, si terrà la terza cena di solidarietà (15 euro adulti, 7 euro bambini da 6 a 12 anni, prenotazione entro venerdì 20 settembre alla tabaccheria l’Appalto di Sticciano o chiamando il numero 331/3695288). L’incasso dell’evento, che vede il patrocinio del Comune di Roccastrada, sarà interamente messo a disposizione della Società della salute grossetana per finanziare progetti specifici a favore di persone e famiglie in difficoltà.
Il progetto “Fondo di solidarietà”, infatti, è nato nel 2011 con l’obiettivo di integrare le risorse economiche della Società della Salute grossetana per sostenere interventi a favore dei cittadini della zona di Sticciano o residenti nel territorio di Roccastrada e affiliati alle associazioni del territorio. Interventi che non rientrano nei livelli essenziali di assistenza, garantiti per tutti i cittadini dell’Area grossetana, ma che siano comunque ritenuti importanti dal servizio sociale professionale.
La particolarità del progetto “Fondo di solidarietà di Sticciano” – che ha ricevuto anche il riconoscimento del Cral de jure in occasione dell’evento “Senza Barriere” – sta proprio nel fatto che le associazioni del territorio si affidano alla competenza dei professionisti della Società della Salute. Sono, infatti, gli assistenti sociali che individuano, sulla base di una valutazione professionale, le persone o le famiglie che possono godere del contributo. Il sistema è definito da un protocollo sottoscritto da Coeso SdS e dalle associazioni coinvolte (la Pro loco, il Centro sociale Sticciano, l’associazione Filarmonica Dancing Imperiale, la sezione locale dell’Avis, la delegazione della Croce rossa, gli Usi civici di Sticciano, gli Amatori calcio Sticciano, l’Unione sportiva Sticciano e le associazioni dei cacciatori) che potrebbe essere esteso anche ad altre realtà: “Coeso è disponibile ad aiutare altre associazioni a realizzare la stessa iniziativa – commenta Fabrizio Boldrini, direttore della SdS grossetana – la forza di questa idea sta proprio nel fatto che la comunità aiuta se stessa, in un momento in cui, a causa della contrazione della spesa pubblica, i servizi sono in forte sofferenza”.
Alla fine di ogni anno, la Società della Salute fa un rendiconto delle spese sostenute per tipologia di intervento, senza rendere noti i nomi dei beneficiari. I 5mila euro raccolti lo scorso anno, ad esempio, sono serviti a finanziare aiuto domestico per persone anziane, assistenza domiciliare aggiuntiva rispetto a quella garantita dal sistema pubblico, sostegno nella cura della persona per anziani e disabili, attività di socializzazione e contributi economici per le famiglie in difficoltà, che con un piccolo contributo riescono a pagare utenze e affrontare spese straordinarie, come quelle scolastiche.