di Daniele Reali
GROSSETO – Quello al Bastione Maiano è senza dubbio il cantiere più importante aperto sulle Mura di Grosseto. Un progetto che restituirà alla città un pezzo significativo del monumento più importante di Grosseto e che con un investimento di 290 mila euro ha consentito di recuperare l’edificio dell’antica cisterna, realizzare due terrazze panoramiche e interrare tutti i manufatti in cemento armato che erano stati realizzati negli scorsi anni secondo come previsto nel primo progetto originario. Un intervento che però non si è limitato al livello più alto del bastione, ma che ha riguardato anche i livelli inferiori e tutti i passaggi per arrivare a quelle che vengono chiamate le “piazze basse”, veri gioielli da visitare che arricchiranno il patrimonio di bellezza delle Mura.
Il progetto che pervedeva la “famosa” caffetteria risaliva alla metà degli anni ’90. «Un progetto che non sarebbe più potuto essere realizzato» ha spiegato il sindaco Emilio Bonifazi e per questo è stato ripensato in un’ottica sicuramente di “spending review”, ma anche di valorizzazione del patrimonio esistente.
I lavori, come confermato anche dai tecnici del comune, si dovrebbero concludere entro la fine del 2013: per dicembre saranno accessibili le due nuove terrazze panoramiche, e intorno alla struttura (nella foto ) del vecchio deposito ci saranno alberi e zone verdi: proprio l’antica cisterna che è stata consolidata sarà oggetto di un intervento di riqualificazione anche delle facciate oggi deturpate dai murales e dai graffiti.
«In questa zona saranno installate anche delle telecamere in futuro, proprio per evitare che si verifichino nuovi episodi di vandalismo» ha detto l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Monaci che si è detto particolarmente soddisfatto degli obiettivi raggiunti con questo progetto. «Abbiamo rinunciato a quei volumi già costruiti, ma questo progetto apre nuove prospettive per le Mura: i grossetani scopriranno una parte che fino ad oggi è stata nascosta e che ha un valore storico e architettonico importante rappresentata dalle “piazze basse” e in un secondo momento anche dal dedalo di cunicoli che si stendono nella parte inferiore della cinta muraria» (nella foto da sinistra Giuseppe Monaci e Emilio Bonifazi sulla terrazza del Maiano).
(per ingrandire cliccare sulle foto)
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