di Barbara Farnetani
ISOLA DEL GIGLIO – «Il disincaglio è stato il momento più difficile. Se qualcosa non avesse funzionato non c’era un piano B». È sereno e a tratti emozionato Nick Sloane, salvage master dell’operazione di parbuckling della Costa Concordia, mentre racconta il raddrizzamento del relitto. Parla del ritardo con cui sono partite le operazioni «la control room era situata su una piccola chiatta, doveveamo proteggere le attrezzature dal maltempo». Sulle 6 mila tonnellate la nave ha iniziato a disincagliarsi, questo è stato uno dei momenti più difficili «Ci sono stati mesi di lavoro dietrola creazione di questa piattaforma – prosegue Sloane – nei prossimi mesi faremo una stima precisa del danno, ma ora la priorità va alla ricerca dei due dispersi. Il danno sulla fiancata è una grande incisione di 25 metri nello scafo, nello strappo c’erano conficcati sei metri di roccia» (nella foto sopra Sloane nella control room).
Sloane racconta il momenro del disincaglio, a 10 gradi, quando temevano la malta del fondale si deformasse, e a 20, quando il peso ha iniziato a cadere su un lato pensavamo ci sarebbe stato un danno strutturale alla piattaforma, ci aspettavamo crollasse sotto il peso e invece non è successo. Allora ci siamo sentiti sollevati: tutto stava funzionando. Non succede tutte le volte che il progetto vada esattamenteb come calcolato».
Una volta che la nave sarà messa in sicurezza sul relitto potranno salire solo le autorità giudiziarie e le forze di polizia per la rivcerca dei dispersi. Per quanto riguarda il rigalleggiamento, invece, la nave verrà dotata di 15 acssoni per lato, che saranno svuotati così da far risalire il relitto. Da quel momento dovranno trascorrere ancora tre settimane prima che possa essere trascinata via. Ma prima dovrà essere riparato il danno. Un team, quello che in questi mesi ha lavorato a quest’opera ciclopica, composto da 500 persone che hanno ruotato dandosi il cambio. 12 di loro, ieri hanno seguito le operazioni dalla control room. A fine ottobre la nave sarà completamente in sicurezza così da affrontare l’inverno.