di Barbara Farnetani
ISOLA DEL GIGLIO – alle 23.45 sono stati raggiunti i 24 gradi di rotazione. Si è così conclusa la prima fase delle operazioni di parbuckling sul relitto della Costa Concordia. I tecnici si sono dati ancora tra le due e le quattro ore per portare a termine le operazioni di torsione. «Siamo entrati nella fase finale della rotazione – ha detto il prefetto Franco Gabrielli – il master salvage, Nick Sloane, sta introducendo acqua all’interno dei cassoni». «Stiamo completando la rotazione con l’ausilio dell’acqua – ha aggiunto Franco Girotto – il relitto sta percorrendo una curva parallela a quella che avevamo previsto e di questo siamo soddisfatti. La tempestica delle operazioni dipende dalla velocità con cui vogliamo raggiungere l’obiettivo. Il potenziale di allagamento è molto elevato, ma vogliamo si appoggi delicatamente sulla piattaforma». Anche per questo secondo Franco Porcellacchia «i tempi potrebbero essere più brevi delle 4 ore previste».
Sloane sta gestendo l’entrata dell’acqua: si trata di valcole da 12 pollici alimentate da pompe. Man mano che la rotazione aumenta, aumenta anche la capacità di entrata delle acque che può raggiungere la velocità di 30 metri cubi al minuto. «Se volessimo – ha proseguito Girotto – potremmo farlo molto più velocemente delle 2-4 ore previste». I sacchi di malta cementizia stanno facendo il loro lavoro facendo da guida alla rotazione. Per ora non sono stati individuati, tra lo scafo e lo scoglio, i resti dei dispersi. Nessun tipo di sversamento è stato notato in mare.