di Daniele Reali
ISOLA DEL GIGLIO – Due sirene e un lungo applauso: la Costa Concordia è stata raddrizzata e l’isola del Giglio entra per la seconda volta nella storia dopo il naufragio del 13 gennaio 2012.
Alle 4 di questa mattina l’annuncio ufficiale della conclusione delle operazioni di parbuckling, iniziate nella giornata di ieri intorno alle 9. Ci sono volute circa 20 ore per riportare il relitto in posizione “naturale” per una rotazione complessiva di 65 gradi.
Come è stato detto anche nei giorni passati si tratta della prima volta nella storia che un’operazione di questo genere viene realizzata.
Commossi, felici e ed emozionati i gigliesi che per tutta la notte hanno atteso la conclusione del parbuckling e che hanno festeggiato con una vera ovazione il ritorno sul molo del porto di Nick Sloane, il senior salvage master della Titan Micoperi, che ha diretto le operazioni di rotazione della Concordia, gestendole dalla control room galleggiante, che era stata allestita a pochi metri dal relitto.
Festa anche tra gli operai della Titan Micoperi che a lungo sono stati impegnati nei mesi scorsi in preparazione proprio di questa operazione.
Tra i primi commenti quello del prefetto Franco Gabrielli che dopo pochi minuti dal termine delle operazione he detto che «oggi abbiamo messo un punto decisivo per l’allontanamento della nave» dall’isola del Giglio». Parole alle quali hanno fatto eco quelle del governatore della Toscana Enrico Rossi che direttamente dal suo profilo Facebook ha scritto: «Per la Concordia il parbuckling è finito bene, ora avanti tuta per rimuoverla e portarla a Piombino».
È qui che adesso si sposterà l’attenzione, alla destinazione del relitto, una volta che sarà in grado di essere rimorchiato e portato via dall’isola. Tutto di concentrerà sulla seconda fase del complesso progetto di rimozione della nave costato fino ad adesso più di 600 milioni di dollari per un intervento che rimarrà per sempre nella storia, perché sono proprio queste le imprese che, con la passione e la capacità delle persone e le tecnologie messe in campo, che fanno la storia. E oggi è stata scritta, in Italia e dalla Maremma, proprio una bella pagina di storia.