ISOLA DEL GIGLIO – «Credo ci siano le condizioni per una richiesta di danni» da parte del ministero all’ambiente. Lo ha detto il ministro Andrea Orlando «L’impatto ambientale – ha aggiunto – lo dovremmo vedere quando il relitto sarà rimosso». Una volta completati i lavori di ribaltamento della Costa Concordia, «il ministero farà tutti i passi necessari perché questa quantificazione sia completa e integri anche un’analisi di ciò che è avvenuto nei fondali».
«È la prima volta che si realizza un’opera di questo tipo e credo siano stati fatti tutti i passi, assunte tutte le precauzioni, mobilitate tutte le intelligenze e le risorse necessarie per affrontare una sfida cosi’ importante». Ovviamente, ha tenuto a sottolineare ancora Orlando, «sappiamo cosa avverrà solo da modelli matematici e non dalla realtà fattuale». Di certo «non si è badato né a spese, né ad attenzioni, né ad approfondimenti per fare in modo che il rischio sia limitato al minimo»
Intanto, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che è atteso sull’Isola tra meno di un’ora, sul suo profilo facebook ha scritto: «Andrà tutto bene. Io ci credo perché conosco gli uomini e le donne che lavorano intorno al relitto. Sarà tutto soltanto merito loro e del loro lavoro il buon esito dell’operazione. È tempo di restituire l’isola a se stessa, di liberarla da quel mostro che la sfregia e ha violato i ritmi della sua gente».
Per quanto riguarda l’inquinamento, i tecnici hanno spiegato che «è un’ipotesi che ci sia emissione di H2S, che è il gas che deriva dalla decomposizione di materiale organico. Facciamo un controllo costante sul contenuto dell’atmosfera, non ci sono indicazioni di superamento dei limiti, è una cosa che verifichiamo costantemente ma non ci sono elementi in questo sens».
Sono undici i tecnici al lavoro nella control room. Saranno loro ad inviare «comandi remoti a tutti i sistemi e controlleranno l’andamento delle operazioni attraverso otto schermi». Cinque telecamere con cinque microfoni disposti sul ponte più alto della Concordia consentiranno di monitorare immagini, suoni e i rumori durante la fase di rotazione, e forniranno agli ingegneri indicazioni utili sull’andamento dell’operazione e sui movimenti del relitto. Una duplicazione dei monitor è presente anche nella ‘Salvage Room’ gli uffici dislocati a terra in modo da permettere a tutti gli altri ingegneri e tecnici di seguire le operazioni e fornire quindi assistenza in caso di necessità.