ISOLA DEL GIGLIO – «Abbiamo testato quattro cassoni, c’è stato uno spostamento di tre centimetri, ed è stato sufficiente per testare che la nave può essere ruotata». Lo ha affermato Nick Sloane, direttore delle operazioni, durante la conferenza stampa di presentazione della rotazione, domani, della Concordia. Ai giornalisti il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha detto di sentirsi tranquillo e confermato che le operazioni dovrebbero terminare verso le 19.
«Le operazioni più delicate saranno quelle delle prime 5-6 ore. A quel punto il raddrizzamento sarà già visibile – ha precisato Maria Sargentini presidente dell’osservatorio ambientale della Concordia -. La parte critica è quella legata al distacco del relitto dagli scogli». Per quanto riguarda la fine dei lavori, «per il momento non c’e’ una previsione, anche se si parla di 10-12 ore».
Intanto durante il pomeriggio un paio di trombe d’aria si sono sviluppate a largo dell’Isola del Giglio durante una fase di pioggia e vento. Il fenomeno, piuttosto comune e frequente, non ha avuto alcuna incidenza sulla decisione di avviare la rotazione della Concordia, domattina. Per domani, tra l’altro, è previsto un miglioramento delle condizioni meteo. «È previsto un miglioramento progressivo del tempo – ha detto Sargentini – con un cambio del vento. Le previsioni dicono che le condizioni sono compatibili con le operazioni». Al termine delle operazioni di rotazione della Concordia «la ricerca dei corpi sarà la priorità» ha concluso. Riguardo all’inquinamento del mare che potrebbe essere causato dall’uscita dell’acqua dalla Concordia «non ci aspettiamo effetti disastrosi, le analisi e le modalità con cui sono state indagate le parti accessibili dell’acqua che potrà finire in mare ci confortano». (le foto sono di Enzo Russo)