GROSSETO – È Marco Tisi il vincitore del concorso nazionale fotografico promosso dalla Fondazione Grosseto Cultura nell’ambito dell’edizione 2013 della Città Visibile, l’evento nato in collaborazione con il Comune di Grosseto, il Cedav, la Provincia di Grosseto, la Regione Toscana, con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. La Città Visibile, ideata per rendere visibile, appunto, la cultura maremmana in tutti i suoi aspetti, ha aperto i battenti al Cassero Senese, in uno scenario suggestivo e alla presenza di centinaia di grossetani che hanno reso indimenticabile questa sesta edizione. Sul palco il Presidente Loriano Valentini, il sindaco Emilio Bonifazi, il direttore del Cedav Mauro Papa, vero cuore artistico della manifestazione, hanno dato il via ufficiale alla manifestazione. Erano presenti anche il presidente della Provincia Leonardo Marras, l’assessore alla cultura del Comune di Grosseto Giovanna Stellini, il presidente del consiglio comunale Paolo Lecci.
«Un evento complesso – ha spiegato Loriano Valentini – che ha coinvolto centinaia di persone tra associazioni, scuole e artisti singoli che porta Grosseto a essere una città culturale sotto tutti i punti di vista, senza dover invidiare niente a nessun altro capoluogo toscano o italiano. Abbiamo cercato di creare una manifestazione di respiro nazionale e il successo del concorso fotografico a livello italiano lo dimostra». Un successo che è stato testimoniato anche da un pubblico numeroso accorso per visitare la mostra allestita al Cassero Senese. «Questo ci fa piacere – ha spiegato Mauro Papa -, perché una delle caratteristiche principali de La Città Visibile è quella di essere evento relazionale e inclusivo».
A rendere ancor più prestigioso l’inizio di Città Visibile è stata la partecipazione di Marco Delogu, fotografo specializzato in ritratti di gruppi di persone che dal 2002 dirige con entusiasmo il Festival internazionale di fotografia di Roma. «La fotografia è un’arte straordinaria che riesce davvero a ridurre le distanze e a rappresentare la realtà in un momento unico. La particolarità de La Città Visibile è quella di risultare evento unico, la mostra “Immagini di Comunità”, ad esempio, non prende spunto da nessun altra esperienza, ma possiede caratteristiche tutte sue. A livello artistico è una mostra di livello medio-alto». È stato proprio Marco Delogu a scegliere e a consegnare il premio a Marco Tisi, il fotografo che ha partecipato nella sezione delle serie fotografiche proponendo un lavoro originalissimo sulle donne della Mabro e concedendo a un argomento di scottante attualità maremmana un elevato connotato estetico, uscendo quindi dal cliché del foto giornalismo drammatico. «L’opera di Tisi – ha commentato Delogu – è suggestiva ma mai scontata o retorica e offre uno sguardo originale con una tecnica sofisticata. Suscita emozioni in chi lo guarda».
Le altre sezioni del concorso riguardavano le opere singole e la sezione under 18 intitolata a Matilde Chimenti. Per le opere singole ha vinto il lavoro “Imparallasse” di Alessio Cech e Valentina Calosci che hanno ricevuto il premio da Giovanna Stellini. Nella sezione under 18 ha vinto la sedicenne Sabrina Cazzola, grossetana, mentre tre menzioni speciali sono andate a Benedetta Bruni (13 anni, la più giovane premiata), Asya La Porta (15 anni) e Cristina Pappagallo (15 anni). Sono state premiate da Osvaldo Chimenti che ha consegnato loro una pubblicazione con le più belle foto e alcuni pensieri di Matilde, la giovane scomparsa prematuramente lo scorso anno, che aveva la passione per la fotografia e che aveva partecipato con successo all’edizione 2012 della Città Visibile.