FOLLONICA – La stagione turistica è stata «deludente». Il circolo Che Guevara di Rifodazione Comunista di Follonica vede così l’estate 2013 che sta per concludersi e oltre alla crisi individua nelle mancate azioni del comune e delle altre amministrazioni pubbliche alcune responsabilità.
«Sicuramente – scrivono da Rifondazione – una grossa responsabilità è da attribuire alla attuale crisi globale, ma anche all’assenza di interventi adeguati da parte delle amministrazioni locali, interventi che da anni non vengono perpetrati».
Troppi per Rifondazione gli «avvenimenti negativi» di questi ultimi mesi: dalla «presenza dell’impianto di incenerimento di Scarlino» alla «fuoriuscita di liquami nei fossi Cervia e Fosso del Fico» alla «moria di pesci nel canale Solmine che periodicamente si verifica».
«A questo – proseguono da Rifondazione – si aggiungono le lamentele dei cittadini: i miasmi al Cassarello, il traffico, la scarsa manutenzione delle strade, la devastazione delle pinete, la mancanza di spiagge pubbliche relegate al 45 % dell’intero litorale, la mancanza in molti punti di libero accesso al litorale soprattutto nelle zone ove le
baracche, deturpano il lungomare follonichese».
Il turismo seocondo Rifondazione potrebbe rappresentare davvero un’opportunità per Follonica e per questo in più casi il “Prc” ha avanzato richieste di intervento all’amministrazione. «In questo momento di crisi economica – concludono – dove vengono utilizzati sempre più lavoratori sottopagati o addirittura in nero, dove i posti di lavoro dell’industria vengono sistematicamente bruciati, interventi adeguati sul turismo potrebbero compensare, almeno in parte, le perdite subite».