GROSSETO – Prodotti biologici, a chilometro zero, equo solidali e che non provengano da aree inquinate. Sono le richieste del Movimento 5 Stelle per quanto riguarda la composizione dei pasti nelle mense scolastiche. «Vogliamo chiarezza sulla provenienza e trasformazione dei cibi somministrati ai nostri bambini e li vogliamo biologici» affermano. Per questo il Movimento ha presentato, nei giorni scorsi, una Interrogazione al Comune di Grosseto in merito al servizio di refezione scolastica appaltato alla Società Cooperativa Camst. «Dopo aver preso visione del bando, del capitolato tecnico e dei vari documenti compilati dal Comune, avendo riscontrato alcune carenze circa la definizione della provenienza degli alimenti somministrati ai bambini, il Movimento 5 Stelle non ritiene essere garanzia di qualità l’aver prescritto che a “parità di condizioni”, si debba privilegiare la provenienza Toscana di alcuni alimenti».
Il Movimento 5 Stelle ritiene indispensabile circoscrivere l’area geografica di approvvigionamento degli alimenti stessi «al fine di escludere tutte le numerose aree a rischio inquinamento presenti nella penisola italiana come l’area geografica denominata “terra dei fuochi”, responsabile dell’aumento vertiginoso di malattie gravi». Sempre secondo i 5 Stelle «i pochi alimenti Bio utilizzati nella composizione di un piatto tipo, non sono sufficienti a garantire lo standard qualitativo offerto invece da un menù interamente Biologico e che tale prodotto non possa quindi vantarne tale appellativo. Chiedono l’obbligo di utilizzo di prodotti biologici, tipici, tradizionali, a denominazione protetta ed eventualmente provenienti dal circuito del commercio equo e solidale».
Questo è il LINK dal quale è possibile leggere l’interrogazione presentata dal MoVimento 5 Stelle Grosseto.