di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Fronte compatto e lotta che prosegue. L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Abbigliamento Grosseto ha deciso di continuare lo stato di agitazione, nelle forme sinora adottate. La proroga di 60 giorni sul concordato preventivo, concessa all’azienda da parte del giudice, aveva posto una riflessione attenta e accurata da parte delle maestranze che già si erano riunite in questa settimana, rinviando la votazione e quindi ogni tipo di decisione a questo pomeriggio. Così è stato, con la decisione di proseguire sulla strada già tracciata: stato di agitazione, in quanto per le maestranze è fondamentale resistere per impedire ogni possibilità di concordato che penalizzerebbe fortemente l’occupazione attuale e futura.
Lo spiraglio lasciato all’azienda di abbigliamento per un ritorno alla normalità lavorativa, potrà verificarsi solo dopo il pagamento delle retribuzioni per i mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2013 che i dipendenti della ex Mabro attendono ancora di avere. In alternativa, l’altra soluzione per riprendere la produttività a pieno regime, è quella di un passaggio di proprietà, ma, precisano dalla Rsu Cgil, ad un altro imprenditore o gruppo che non sia mascherato da fiduciarie di comodo.