GROSSETO – Mancano ormai poche ore all’inizio della nuova stagione venatoria. Domenica 15 settembre si apre ufficialmente la caccia e anche in Maremma torneranno a sparare migliaia di doppiette. Sono infatti circa diecimila i cacciatori che in provincia di Grosseto praticano “l’arte venatoria”, in una terra dove la caccia viene considerata una tradizione e un tratto identitario.
Poche ore per un appuntamento che in questo 2013 più che negli anni passati arriva in un momento di particolare tensione tra gli ambientalisti e i rappresentanti del mondo venatorio.
È proprio di oggi la notizia che l’ArciCaccia, a livello nazionale, ha dato mandato ai suoi legali di verificare se sussistono i presupposti per intraprendere un’azione legale a tutela dell’immagine dei cacciatori rispetto alle frase pronunciate dal responsabile provinciale della Lav Giacomo Bottinelli. Nei giorni scorsi infatti era stato proprio Bottinelli a mettere sullo stesso piano cacciatori e bracconieri. Affermazioni che avevano scatenato reazioni in tutto il mondo venatorio.
E in attesa di quello che succederà e se la vicenda finirà o meno nelle aule dei tribunali, la federazione provinciale ArciCaccia si concentra sull’appuntamento di domenica prossima invitando tutti i cacciatori alla prudenza «tenendo presente che siamo “ospiti” su terreni altrui e dobbiamo rispettare gli altri soggetti presenti».
«Il nostro primo dovere – spiega Claudio Sozzi, presidente ArciCaccia – è di creare costantemente un buon rapporto con tutta la popolazione interessata, soprattutto con gli agricoltori che ci ospitano sui loro terreni, rispettando le loro esigenze e proprietà. Con i fatti dimostreremo, come abbiamo sempre fatto, che la maggioranza di noi rispetta le leggi e l’ambiente, mettendo a disposizione la nostra opera ed esperienza insieme a coloro che si preoccupano di mantenerlo e preservarlo».
«Di fronte a tali affermazioni diffamatorie – aggiunge Sozzi – prima del confronto c’è la necessità di chiedere tutela e rispetto, anche ricorrendo talvolta ad un esposto alla Procura della Repubblica».
E alle parole di Sozzi fanno eco quelle di Luciano Monaci, presidente di Federcaccia, che invita all’unione di tutti i cacciatori in vista della prossima stagione venatoria.
«Aumentano gli Italiani favorevoli alla caccia – dice Monaci – che arrivano al 56%, in crescita del 3% rispetto al 2010, contrariamente a quanto gli anticaccia vorrebbero far credere, sempre più Italiani sono “vicini” all’attività venatoria, mentre diminuiscono i sentimenti negativi verso i cacciatori. In questi momenti difficili l’unione fa la forza, sarebbe bello che la prossima stagione venatoria il mondo della caccia si presentasse unito in un’unica grande famiglia “ La Confederazione Nazionale dei Cacciatori” dove gli interessi di tutti i cacciatori fossero racchiusi in una sola bandiera. In bocca al lupo a tutti».