di Daniele Reali
GIUNCARICO – sono già 8 i gatti che sono stati inseriti nel progetto di miglioramento della colonia felina di Giuncarico. In una settimana da quando è attivo il progetto sono state catturate e sterilizzate cinque gatte femmine e 3 cuccioli che sono stati già adottati da altrettante famiglie del territorio.
La convivenza tra gatti e popolazione residente – ha spiegato il sindaco Elisabetta Iacomelli – era uno di quei problemi che ci era stato segnalato e per il quale avevamo preso un impegno in campagna elettorale. Bene, a pochi mesi dal nostro insediamento abbiamo avviato questo progetto e già ha avuto i primi risultati» (nella foto da sinistra Wiliam Capra, capogruppo di maggioranza, Giacomo Bottinelli, responsabile Lav, Elisbaetta Iacomelli, sindaco di Gavorrano e gli assessori Daniele Tonini, Giulio Querci, Giorgia Bettaccini, Ester Tutini).
Il progetto è stato possibile metterlo in piedi grazie alla collaborazione tra Comune e Lav e con il contributo importante della Lac, della Asl, dell’istituto comprensivo di Gavorrano e Scarlino e de IlGiunco.net per la comunicazione.
«L’obiettivo – ha spiegato Giacomo Bottinelli, responsabili provinciale della Lav – è quello di sterilizzare almeno il 50% della popolazione delle colonie in modo da controllarla e ridurre nel tempo il numero di gatti presenti a Giuncarico che attualmente sono stimati in circa un centinaio. Per fare questo c’è bisogno di coinvolgere anche la comunità del paese ed è per questo che a breve faremo un’assemblea pubblica per spiegare le azioni che stiamo mettendo in campo».
Oltre alla cattura e alla sterilizzazione dei gatti infatti il progetto prevede l’adozione degli esemplari più giovani, una campagna di sensibilizzazione nelle scuole del territorio, e lo spostamento progressivo dei punti di alimentazione dei felini in modo da creare meno problemi possibile al paese.
«L’idea – ha detto l’assessore Daniele Tonini che ha seguito tutto il progetto insieme al sindaco – è quella di spostare i punti di alimentazione fuori dal centro storico. Il progetto adesso è partito, è un progetto pilota e se come pensiamo darà buoni frutti potrà essere esteso anche ad altre realtà del comune di Gavorrano che presentano problemi simili».