ORBETELLO – L’acqua non presentava particolari anomalie. Questo quanto emerge dai primi rilievi effettuati da Arpat nel fiume Albegna a seguito della moria di pesci dell’8 settembre scorso. I tecnici Arpat sono stati allertati, domenica pomeriggio, dalla polizia provinciale. «La moria – affermas Arpat – era presente nel tratto di fiume compreso tra la foce fino all’altezza del centro Agricolo Alberone con maggiore evidenza immediatamente a valle del ponte in località Barca del Grazi fino al ponte della Ferrovia. La moria ha interessato prevalentemente cefali di media taglia (20-30cm di lunghezza). I tecnici ARPAT hanno proceduto ai campionamenti delle acque del fiume in applicazione del protocollo regionale da seguire in questi casi . Per la precisione i campionamenti sono stati eseguiti in due punti».
«Nel primo punto controllato – precisa Arpat -, a valle del Ponte in loclità Barca del Grazi, risultava presente una consistente quantità di pesci in avanzato stato di decomposizione. I parametri misurati sul campo (pH, ossigeno disciolto, temperatura, conducibilità e cloro libero residuo) non evidenziavano particolari anomalie. Al momento del prelievo l’acqua risultava prevalentemente marina ed era presente alta marea che spingeva le acque verso l’interno. Nel secondo punto controllato, a monte all’altezza del centro Agricolo Alberone, erano ancora presenti, seppur in minima quantità, pesci morti. Anche in questo punto i parametri misurati sul campo non hanno presentato particolari anomalie, è stato rilevato che l’acqua era dolce e la corrente era diretta verso la foce. I campionamenti ed i rilievi sul campo sono terminati intorno alle ore 20.00».