di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Il momento è particolarmente delicato e le strategie vanno ben ponderate. L’assemblea delle maestranze ex Mabro della Cgil, finisce così in un nulla di fatto. Il fronte sindacale resta compatto, ma rinvia ogni tipo di decisione a venerdì prossimo, sempre alle 16. «E’ necessario prendere qualche giorno di tempo – dicono dalla Rsu Cgil -, per riflettere bene. Ci sono da prendere decisioni importanti che stiamo valutando con i nostri legali». E’ fuori dubbio che lo scenario sta cambiando e che alcune strategie sindacali debbano essere adattate al momento. La concessione di una proroga di 60 giorni all’azienda, in modo da presentare una proposta di concordato preventivo, costringe le operaie a stringere ancora i denti, almeno fino a novembre. La lotta resta in piedi e di estrema attualità, ma c’è il rischio che con decisioni affrettate il fronte che le Rsu ritengono unito e compatto subisca una spaccatura. Ecco perché ogni decisione è stata rimandata ai prossimi giorni, così come non c’è stata votazione.
Nello scenario che sta lentamente mutando, si inseriscono anche gli interessi verso la ex Mabro da parte di alcuni compratori orientali. Su tutti la società thailandese Cn Management che potrebbe rilevare l’azienda e il gruppo cinese Zhejiang Pasteur Garment, quest’ultimo interessato ad un accordo commerciale. Compratori che non convincono i componenti della Rsu Cgil, da troppo tempo disillusi in merito a fantomatiche trattative mai concretizzate, soprattutto su suolo estero. Resta il fatto che lo scenario non è più lo stesso e ogni passo futuro deve essere rivisto e ben valutato, con la massima attenzione.