GROSSETO – Una biciclettata per dire no alla caccia. È quella che sta preparando la Lav provinciale per sabato 14 settembre. La sbiciclettata partirà da piazza Dante a Grosseto, alle 16.45. “Solo superando del tutto la violenza istituzionalizzata della caccia offriremo agli animali e ai nostri figli un mondo più giusto in cui vivere”, dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto. Nell’occasione della manifestazione gli attivisti Lav distribuiranno un volantino con quelli che hanno definito “dieci luoghi comuni da sfatare sulla caccia”. Eccoli:
1) La caccia è rispetto per l’ambiente
L’ambiente si rispetta senza sparare ad animali indifesi. Chi vuole tutelare l’ambiente può benissimo farlo (e molto meglio) posando il fucile.
2) La caccia è tradizione
La storia ha visto innumerevoli tradizioni, buone o cattive, trasformarsi o scomparire. Quando una tradizione è violenta è bene superarla.
3) La caccia contiene le specie dannose
Non è vero. L’ultimo Piano Faunistico Venatorio Provinciale di Grosseto ha sottolineato come l’espansione degli areali di diffusione dei cinghiali sia da mettere in relazione proprio con la caccia nella forma della braccata e con i foraggiamenti abusivi che i cacciatori mettono in atto per far proliferare la specie. La caccia dunque causa il problema, non lo risolve.
4) Ma non c’è alternativa agli abbattimenti…
L’alternativa non si è mai voluta cercare. In realtà si possono sviluppare una serie di metodi non cruenti che anzi sono già allo studio.
5) La caccia fa da traino economico al territorio
L’economia non può essere una scusa per portare avanti attività violente.
6) Ma la caccia è legale!
Per ora. Le leggi cambiano con i tempi. Fino al 1946 in Italia non era legale che le donne votassero e nella Roma antica dei primi secoli un padre poteva uccidere impunemente il figlio. Sono esempi di come la legge segue l’evoluzione della civiltà. Per la caccia è lo stesso e perciò deve finire.
7) Gli animalisti non conoscono la natura, i cacciatori sì
Non è così, ma se i cacciatori conoscono la natura e dicono di amarla dovrebbero evitare di ucciderne gli abitanti.
8) Ma i cacciatori possono insegnare la natura nelle scuole
Se lo scopo è insegnare la natura strappino il tesserino venatorio, si iscrivano a un ente protezionista e diffondano le loro conoscenze agli studenti. Al contrario i cacciatori vanno nelle scuole per presentare la caccia come attività ‘buona’.
9) Chi è contro la caccia mangia la carne
Le principali e più serie associazioni animaliste hanno una politica vegetariana o persino vegana. Già abolendo la caccia si risparmierebbe comunque ogni anno la vita a 100 milioni di animali in Italia.
10) Pensate ai bambini e ai problemi degli esseri umani!
Certo che ci pensiamo, ma questo non esclude che difendiamo gli animali. Anzi, difendere gli animali è lo spunto per creare una società più giusta che potrà far vivere con maggiore armonia anche gli uomini.
E la Lav lancia un appello a tutti cittadini: «Vivi in Maremma? Sei contrario alla caccia? Diccelo con una frase scrivendo una mail all’indirizzo lav.grosseto@lav.it o su Facebook (facebook.com/lavgrosseto). Selezioneremo le più ironiche o significative, le pubblicheremo sul nostro profilo e le invieremo alla stampa. Serviranno a promuovere la ‘Biciclettata per dire NO alla caccia’ che si terrà sabato 14 settembre alle 16,45 a partire da piazza Dante a Grosseto. La frase deve essere di lunghezza ridotta ed essere accompagnata da nome, cognome, età, professione (o scuola) e comune di residenza di chi la ha scritta».