CAPALBIO – Si intitola “Cuore tedesco” il libro di Angelo Bolaffi che sarà presentato sabato 14 settembre alle 19,00 presso Il Frantoio di Capalbio. L’autore, Agelo Bolaffi, filosofo della politica e germanista, dal 2007 al 2011 direttore dell’Istituto di cultura italiana di Berlino, discute del libro col filosofo Giacomo Marrammao, Michele Valensise, ambasciatore d’italia presso la Repubblica Federeale di Germania e il giurista Giuliano Amato. Coordina Isabella Mezza.
Angelo Bolaffi, profondo conoscitore della realtà tedesca di ieri e di oggi, intraprende un lungo viaggio nella storia e nella politica del paese che rappresenta il cuore d’Europa per far luce sulle ragioni di quel «miracolo tedesco» che è spirituale ancor prima che economico. Un percorso necessario, questo, perché la costruzione di un’autentica Europa unita, non solo dal punto di vista monetario, non può che passare per un duplice riconoscimento: gli europei devono guardare alla Germania con occhi diversi rispetto al Novecento e accettare il ruolo di egemonia che le deriva dalla storia; e la Germania, il paese che ha fatto dolorosamente i conti con il suo tragico passato, proprio per questo ha il dovere oggi di assumersi la responsabilità del futuro dell’Europa.
«Il lungo viaggio attorno al cuore tedesco d’Europa porta a ridefinire il ruolo della Germania nella crisi attuale: tocca ai tedeschi assumersi la responsabilità storica di salvare l’Europa, dopo averla affondata due volte in passato. Ed è necessario che esercitino con saggezza e lungimiranza l’egemonia che loro compete».
In principio c’è una data, il 9 novembre 1989: la caduta del Muro di Berlino. Quel giorno, nella città simbolo della guerra fredda, è finito il Novecento, il «secolo più violento della storia dell’umanità»: si è dissolto l’ordine geopolitico stabilito dalla seconda guerra mondiale e nel cuore del Vecchio continente è tornata, protagonista assoluta, la Germania
A oltre vent’anni dalla caduta del Muro, infatti, il modello tedesco si sta rivelando il più efficiente dal punto di vista economico il più deciso nella difesa del sistema di welfare europeo. E alla nuova Germania è intimamente legata l’idea stessa di una nuova Europa. Anche l’Europa, in effetti, è uscita radicalmente trasformata da quell’evento.
Ma l’unificazione tedesca ha cambiato tutto. Cosa ne sappiamo noi, oggi, di questa nuova Germania, del gigante d’Europa che suscita nei suoi partner scarsa simpatia e crescente apprensione? Non sarebbe meglio, prima di temerla, cercare di capirla?
Info: 3357504436 www.frantoiocaplbio.com