GROSSETO – «Di fronte ad una possibile chiusura dell’Ansaldo, cosa intende fare l’urbanistica grossetana?» se lo chiede il Movimento 5 Stelle, critico verso la scelta del comune di impegnare l’area agricola della serenissima. «A pochi mesi dalla parzialissima approvazione del Regolamento Urbanistico di Grosseto, la notizia della possibile chiusura dell’Ansaldo è destinata ad avere forti ripercussioni nell’assetto fisico, oltre che economico, della città – sottolineano i 5 stelle -. Non è la prima volta che si parla di una possibile chiusura o trasferimento della struttura, tanto che negli studi preliminari del Regolamento lo stesso professor Gorelli aveva ipotizzato di collocare proprio lì le nuove volumetrie poi (inspiegabilmente) traslate nella vicina area agricola lungo la Strada Serenissima; destinata successivamente ad essere falcidiata dal giudizio regionale».
«Del resto la legge urbanistica è chiara: prima i recuperi e poi le nuove occupazioni di suolo agricolo, e quella dell’Ansaldo potrebbe essere per Grosseto una grande occasione – precisa M5S -. Perseverare nel mantenimento di una area di trasformazione (quella della Serenissima) fortemente criticata dalla Regione e da tutti gli enti e associazioni e lasciare chiudere la caserma aspettando che diventi qualcosa di simile al vecchio ospedale del centro storico? Oppure trovare un accordo con l’esercito, prendere in carico l’area, farne una progettazione virtuosa (magari con un concorso di progettazione), assegnare con un bando le aree alle imprese locali, vendere a prezzi che potrebbero essere vantaggiosi per chi compra e per chi vende (visto che i costi di acquisizione delle aree potrebbero essere contenuti) e conservare più di 40 ettari di terreno agricolo dell’attuale Serenissima? E magari dare all’esercito un’area più piccola, con costi di gestione inferiori e tali da conservare in città gli 80 dipendenti?»